Juve: l’importanza dei numeri primi

Il primo turno infrasettimanale del campionato ha coinciso fatalmente con i primi due pareggi per la Juventus, dopo che nei primi due turni aveva collezionato altrettante vittorie. Sarà forse una coincidenza, ma la sensazione è che l’assenza dalle competizioni europee …Leggi tutto

Jonathan Moscrop - LaPresse

Jonathan Moscrop - LaPresse

Bar Sport: la terza stellaIl primo turno infrasettimanale del campionato ha coinciso fatalmente con i primi due pareggi per la Juventus, dopo che nei primi due turni aveva collezionato altrettante vittorie.

Sarà forse una coincidenza, ma la sensazione è che l’assenza dalle competizioni europee aiuterà i bianconeri, che di partite infrasettimanali ne dovranno giocare ben poche. Certo starà agli uomini di Conte capitalizzare questo piccolo grande vantaggio.

Ma quest’ultima settimana di campionato porta a due considerazioni in casa Juve.

La prima: la Juve è ancora prima. Prima per caso forse, perché si tratta di un primato in condivisione con l’Udinese. Perché, senza la penalizzazione, prima in solitudine sarebbe l’Atalanta, Perché senza lo sciopero dei calciatori, alla prima di campionato si sarebbero affrontate proprio le due attuali capolista e questo primato sarebbe stato più difficile da ottenere per la compagine bianconera.

Perché, la Juve è sì in testa alla classifica, ma bisogna pur sempre ricordare che sono state giocate solo quattro partite di campionato e che attualmente il vantaggio sulle dirette concorrenti all’alta classifica è del tutto risibile.

La seconda considerazione riguarda però l’importanza del primato per una squadra ancora giovane, non tanto anagraficamente, ma quanto in termini di consapevolezza del ruolo che è chiamata a ricoprire per identità, storia, vocazione e obbiettivi stagionali.

Se come spesso il suo allenatore ricorda, la Juventus sta studiando da grande squadra, allora iniziare il campionato stando lì davanti può essere un buon viatico sia mentale che ambientale.

Un primo verdetto sulla reale tenuta della squadra, su quali potranno essere le vere ambizioni della nuova Juventus made in Conte e sul valore dei due pareggi contro Bologna e Catania lo darà domenica sera Juventus-Milan, primo big match dello Juventus Stadium e primo esame autentico per il giovane tecnico leccese.

Intanto una sentenza sui due pareggi l’hanno già data i due primi ballerini bianconeri: Andrea Pirlo e Alessandro Del Piero, i quali hanno sottolineato come si tratti sostanzialmente di 4 punti persi più che di due guadagnati. Il risultato di domenica sera ci dirà se si sono sbagliati.

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