Il caso Amauri fa riflettere, ecco come un giocatore può ingabbiare una società

Tra la Juventus e Amauri è rottura totale. Dopo aver rifiutato l’ultima offerta del Marsiglia il giocatore rimarrà a Torino. Emarginato dalla prima squadra si allenerà da solo cercando di pensare ai 3,8 milioni di euro di contratto che i …Leggi tutto

Amauri in azione con la maglia della Juventus (ANSA)

Amauri in azione con la maglia della Juventus (ANSA)

bar sportTra la Juventus e Amauri è rottura totale. Dopo aver rifiutato l’ultima offerta del Marsiglia il giocatore rimarrà a Torino. Emarginato dalla prima squadra si allenerà da solo cercando di pensare ai 3,8 milioni di euro di contratto che i bianconeri dovranno riconoscergli fino al giugno 2012.La situazione impone alcune riflessioni, soprattutto alla luce delle parole di Giuseppe Marotta, l’uomo di mercato della Juventus che di fronte ai giornalisti ha portato l’attenzione su come un giocatore sotto contratto possa tenere in ostaggio una società.

“Amauri ha un contratto netto di 3,8 milioni di euro, gli era stato garantito un incentivo all’esodo di 3,2 milioni di euro lordi da parte della Juventus e i restanti 2,5 milioni di euro netti dal Marsiglia, che gli dava un contratto di altri due anni: in totale aveva tre anni di ingaggio” ha spiegato Marotta. La scelta di Amauri appare illogica, nelle ultime 48 ore l’italo brasiliano ha rifiutato Marsiglia, Galatasaray, Palermo, Genoa e Parma. Sembra quasi che il giocatore abbia voluto unicamente andare contro la volontà della società, soprattutto alla luce della prima parte di ritiro dove, oltre alla contestazione feroce dei tifosi, Amauri ha dovuto allenarsi a parte insieme a Grosso (ora tornato in squadra dopo la cessione di Ziegler al Fenerbahce).

Una situazione che si può ricollegare direttamente al rinnovo del contratto collettivo per i calciatori. Nel punto 8 infatti si parla della possibilità di richiedere provvedimenti su quei tesserati che rifiutano di trasferirsi a società di pari livello. Giocatori che tengono in ostaggio le società dall’alto di accordi pluriennali con cifre altissime. Amauri sapeva già da tempo di non rientrare nei piani della Juventus che conta sette attaccanti in rosa e non ha alcuna intenzione di dare una nuova possibilità all’italo brasiliano. Considerando inoltre la contestazione continua dei tifosi bianconeri sembra quasi che Amauri abbia scelto di restare a Torino per ripicca, godendosi il suo ultimo anno di stipendio milionario. Un anno fa era il titolare della prima nazionale di Prandelli, oggi Amauri è un giocatore che si allena da solo per scelta.

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