La "povera" atomica della Corea del Nord
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La "povera" atomica della Corea del Nord

Da una parte missili e minacce, dall'altra povertà ed arretratezza; ritratto del paese che ha dichiarato guerra al mondo

La foto di questa settimana ci porta in Corea del Nord, un paese di cui conosciamo solo l'immagine che ne proietta la propaganda ufficiale del regime. E ritrae una poliziotta in una delle strade principali della capitale.

Perché proprio Pyongyang e non un'altra città coreana? Facile: la capitale è l'unica in cui esistono strade perfettamente asfaltate. Addirittura a doppia corsia. Perché nella maggior parte del paese si viaggia, quando si è fortunati, su sentieri sterrati.

A Pyongyang, però, tutto questo non sarebbe possibile. Perché la capitale è la vetrina del paese. E' l'unica città in cui è concesso agli stranieri di vivere, lavorare o fare i turisti. E per non correre il rischio che qualcuno pensi che nel terzo Millennio la Corea del Nord sia ancora una nazione arretrata, Kim Jong-un vi costruisce strade, ponti e mausolei. E "raccomanda" ai suoi abitanti di vestire in maniera "decorosa" e di comportarsi in maniera "esemplare", da "cittadini moderni".

Cosa significa? Possiamo intuire anche questo dall'immagine di questa settimana. La ragazza, infatti, indossa una divisa che ricorda tantissimo le linee degli abiti maoisti tanto cari alla vicina Repubblica popolare. Con un'unica, grande differenza: il suo colore. Un blu elettrico. Con qualche punto di verde. Un accostamento impensabile ai tempi del Grande Timoniere. Da cui, però, Kim Jong-un non può prescindere perché quel tocco di modernità da lui tanto desiderato è legato proprio a colori e tessuti.

Riguardo alla necessità di assumere "comportamenti esemplari", invece, questa foto ci svela un altro dettaglio importante: l'attentissima poliziotta sta dirigendo il traffico...su una strada vuota. Perché non solo non ci sono ne' auto ne' ombre che fanno pensare che qualcuno stia effettivamente guidando su questa strada nel momento in cui è stata scattata l'immagine, ma una sola striscia altera leggermente la perfezione della carreggiata. Che, evidentemente, non viene mai usata da nessuno. O quasi.

Possibile che la Corea costruisca strade che restano poi prevalentemente vuote? Beh, sì, visto che il regime ha recentemente inaugurato (a Pyongyang, naturalmente) anche una linea metropolitana che nessuno mai usa perché...dal momento che il paese non può permettersi di garantire l'erogazione di energia elettrica necessaria a farla funzionare, è impossibile sapere quando, nella giornata, i treni verranno messi in moto e dove si fermeranno. Quindi per evitare di pagare un biglietto e rimanervi poi intrappolati, meglio fare finta che non esista. Senza mai dimenticarsi, è quasi superfluo sottolinearlo, di ricordare agli stranieri quanto è utile. Perché per gli standard nordcoreani la metropolitana è uno simbolo di progresso e modernità senza precedenti. Di cui vale la pena vantarsi. Anche se non può funzionare perché la nazione è troppo povera.

Ebbene, questo stesso paese, simbolo di povertà e arretratezza, rischia oggi di dichiarare guerra al resto del mondo . Per "raggiungere la vittoria finale", dice la propaganda, vale a dire inseguire il sogno della riunificazione tra Nord e Sud. Ma perché un leader, per quanto folle possa essere, consapevole delle (scarse) risorse di cui dispone dovrebbe imbarcarsi in un conflitto da cui non potrà che uscire sconfitto? Impossibile rispondere. Se non ricordando che, purtroppo, se imboccherà questa strada non sarà certo il primo dittatore a spingere il suo popolo in un'impresa impossibile da cui non ha nulla da guadagnare se non la distruzione della sua stessa nazione...senza motivo. Un esempio? La Cina di Mao, negli anni drammatici della Rivoluzione Culturale.

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Claudia Astarita

Amo l'Asia in (quasi) tutte le sue sfaccettature, ecco perché cerco di trascorrerci più tempo possibile. Dopo aver lavorato per anni come ricercatrice a New Delhi e Hong Kong, per qualche anno osserverò l'Oriente dalla quella che è considerata essere la città più vivibile del mondo: Melbourne. Insegno Culture and Business Practice in Asia ad RMIT University,  Asia and the World a The University of Melbourne e mi occupo di India per il Centro Militare di Studi Strategici di Roma. Su Twitter mi trovate a @castaritaHK, via email a astarita@graduate.hku.hk

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