La nazionale dei deb contro l'Inghilterra
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La nazionale dei deb contro l'Inghilterra

Primo impegno post-Euro per Prandelli. Solo tre reduci dalla finale contro la Spagna. Cassano ai margini e la carica dei Novanta in attacco

Neanche se si fosse presentato Balotelli, bloccato dalla congiuntivite, saremmo arrivati a quota cento. Almeno, però, la somma delle presenze dei 22 ragazzi chiamati da Cesare Prandelli per l'amichevole di Ferragosto contro l'Inghilterra sarebbe riuscita a superare il numero di gettoni azzurri di Daniele De Rossi, che più che capitano sarà vera e propria chioccia della prima nazionale post-Europeo. Dai debuttanti assoluti a quelli che il campo l'hanno visto per qualche spezzone fino ai veterani come Aquilani e Nocerino, tutti insieme i giocatori chiamati contano 73 presenze. Meno delle 78 di De Rossi che a Berna raggiunge Albertini e raccoglie per novanta minuti la fascia di capitano momentaneamente lasciata libera da Buffon.

Il segno del rinnovamento lo si trova soprattutto in questi numeri. E' vero che mancano i reduci da Pechino e che non necessariamente questa sarà la nazionale che da settembre cerchrà il pass per Brasile 2014. In fondo l'unica vera novità di questa tornata inutile è l'assenza di Cassano che non è fuori per i soliti motivi disciplinari o per infortunio, ma per scelta tecnica con la prospettiva di non essere più centrale al progetto azzurro si sussurra anche per qualche comportamento non del tutto apprezzato dallo staff di Prandelli nel corso dell'Europeo. Però il cambiamento è nei fatti anche se il ct preferisce parlare di "gradualità senza cambi radicali" e alla sfida contro l'Inghilterra chiede di poter "pesare i giovani che sono qui per capire se sono già pronti per affrontare una qualificazione".

Capita, insomma, che la lista dei debuttanti assoluti sia lunga quasi come una squadra: i portieri Consigli (Atalanta) e Perin (Pescara), i difensori Acerbi e De Sciglio (Milan), Peluso (Atalanta), il centrocampista Poli (Sampdoria) e gli attaccanti Gabbiadini (Atalanta), El Shaarawy (Milan) e Fabbrini (Udinese). Ci sarebbero anche Verratti, Schelotto e Destro, ma loro vanno considerati quasi dei veterani avendo fatto tutto il ritiro pre-Euro con il gruppo che poi sarebbe volato fino alla finale di Kiev. Soprattutto in attacco la rivoluzione è profonda. Il più vecchio è Fabbrini che ha 22 anni, gli altri sarebbero buoni per l'Under di Mangia piuttosto che per la nazionale maggiore di Prandelli, però la decisione presa nelle settimane successive alla disfatta contro la Spagna è stata di accelerare il rinnovamento e la quasi contemporaneità con la Supercoppa a Pechino che ha tolto di mezzo juventini e napoletani è stata accolta come l'occasione giusta per iniziare.

A parte De Rossi i veterani di questo debutto stagionale sono Nocerino (24 presenze) e Aquilani (23). Entrambi partiranno titolari in una fornazione che inizia con il 4-3-3 ma potrà virare al 4-3-1-2 con la flessibilità già mostrata in Polonia e Ucraina. Prandelli ha già annunciato l'undici di partenza: Sirigu in porta, Abate Ogbonna Astori e Balzaretti in difesa, Aquilani De Rossi e Nocerino a centrocampo, Diamanti Destro ed El Shaarawy in attacco. L'unico dubbio è legato alle condizioni di Balzaretti che potrebbe essere sostituito da Peluso. Gli altri entreranno in corso, anche se il ct ha annunciato di non voler stravolgere la formazione tra primo e secondo tempo per non togliere ulteriore significato all'amichevole.

In fondo anche Roy Hodgson è alle prese con un'Inghilterra più che sperimentale. La Premier League comincia nel prossimo week end e in quello scorso c'è stata la Charity Shield tra Manchester City e Chelsea. Uscendo anche dalle Olimpiadi disputare in casa la federazione ha in parte 'commissariato' le scelte di Hodgson e, grazie a qualche infortunio, ne è uscita una squadra giovanissima. L'elenco delle stelle che mancheranno è importante: Rooney, Terry, Gerrard, Ashley Cole, Barry, Sturridge, Parker, Oxlade-Chamberlain e Hart. L'ultimo ad alzare bandiera bianca alla vigilia è stato l'attaccante dell'Arsenal Walcott. Potrebbe essere la notte di Jack Butland, numero uno del Birmingham che in caso di debutto diventerebbe a 19 anni e 158 giorni il portiere più giovane ad aver mai indossato la maglia della nazionale. In attacco ci sarà Andy Carroll, attaccante che ha fatto innamorare Piersilvio Berlusconi e per qualche settimana è stato accostato al mercato rossonero. Poi è sparito dagli schermi e oggi lotta per difendere il suo posto nel Liverpool rinnovato. Anche questo è il segno dei tempi che cambiano.

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Giovanni Capuano