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Riscatto Juve: la stagione comincia da Manchester

Vittoria bella e meritata contro il City, cancellata la crisi. Tutti i segnali positivi di una notte che cambia il futuro bianconero

Se è vero, come dicono i cartelloni dell'Etihad Stadium, che i sogni cominciano a Manchester, la Juventus torna a casa dalla trasferta inglese con la più bella delle notizie che potesse ricevere. Non sono solo i punti che la lanciano nel girone della morte, mettendo in discesa la corsa verso gli ottavi di finale, ma la sensazione di aver ritrovato in una notte buona parte delle certezze che parevano smarrite in un inizio di stagione maledetto. Certo, senza i miracoli di Buffon i discorsi sarebbero probabilmente diversi, però l'uno-due di Mandzukic e Morata che in 600 secondi ha ribaltato il City non è frutto del caso.

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Non era facile uscire dalla trappola inglese viste le condizioni di partenza, con una formazione praticamente al debutto senza mai essere stata provata prima e lo svantaggio anche psicologico dell'autorete di Chiellini viziata da un netto fallo di Kompany. Circostanze che avrebbero matato un toro, ma non la Juventus che ha ritrovato lo spirito della passata stagione, quello che le aveva consentito di volare fino a Berlino. Anche Allegri ci ha messo del suo, scegliendo un undici di partenza coraggioso, accantonando l'idea dell'abito contiano con aggiunta dei muscoli di Lemina e liberando un tridente rischioso.

Il segnale è stato recepito in fretta dalla squadra, che ha interpretato con personalità un avvio di partita meno feroce del previsto e non si è mai tirata indietro, parente lontanissima rispetto a quella tremebonda dell'Olimpico quando la scelta di Padoin regista aveva messo la sfida subito su un piano di inferiorità. Le sferzate di questi giorni, insomma, hanno sortito l'effetto desiderato e la Juve ha improvvisamente smesso di perdersi nei propri alibi tirando fuori la prestazione richiesta. Anche la vicinanza di Agnelli, che come tradizione non si è perso la trasferta europea, è stato un segnale importante di compattezza.

La Juve non è ancora guarita del tutto e molti suoi interpreti non sono al top. La difesa ha incassato ancora una rete, per quanto irregolare, Pogba si è visto a sprazzi, a centrocampo serve più qualità e la condizione fisica va rifinita in fretta. La vittoria non può far dimenticare gli stenti di questo settembre, però il riscatto c'è stato e tanto basta. La serata di Manchester racconta, poi, un'altra bella notizia questa volta per il calcio italiano che ha ammirato i bianconeri vincere in casa dei dominatori della Premier League, fin qui imbattuti e senza un gol al passivo.

Nella stagione in cui siamo impegnati nella caccia al terzo posto del ranking Uefa proprio con gli inglesi è un successo che vale doppio, anche perché reso pesante dalla contemporanea caduta dell'altra Manchester. Miglior viatico della nostra avventura in Champions non poteva esserci. Adesso tocca alle altre dimostrarsi all'altezza.

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Giovanni Capuano