Juve, scudetto ancora il 5 maggio?
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Juve, scudetto ancora il 5 maggio?

La Roma non molla e il titolo può arrivare in una data storica per i bianconeri. Volata Europa League: ecco come andrà a finire - I veri conti: perché l'Europa League conviene

C'è una certezza: comunque vada a finire la Roma di Rudi Garcia merita un applauso convinto, perché con la sua resistenza a oltranza sta tenendo virtualmente aperto un campionato altrimenti sepolto da tempo. La Juventus lo vincerà (e conquisterà il terzo scudetto consecutivo) perché superiore a tutte. Ma per farlo dovrà ancora aspettare e chiudere la stagione a ritmi da record, così come l'ha percorsa da novembre in poi...

SCUDETTO ANCORA IL 5 MAGGIO? - Alla fine il titolo potrebbe arrivare lunedì 5 maggio quando allo Stadium sarà di scena l'Atalanta. La vittoria della Roma (82) a Firenze ha alzato infatti l'asticella dei punti necessari per il tricolore. Come minimo ne serviranno 95 se i giallorossi batteranno il Milan nella sfida della 35° giornata, oppure 92 se contro la squadra di Seedorf non arrivasse la vittoria. Significa che, nel primo caso, non basterà alla Juventus battere il Sassuolo ma bisognerà aggiungere anche i 3 punti contro l'Atalanta. Altrimenti (caso numero 2) potrebbe bastare vincere a Reggio Emilia per festeggiare il titolo il 28 aprile. Sempre di lunedì.

Capitasse il 5 maggio, lo scudetto avrebbe un sapore speciale per i tifosi juventini che ricordano ancora con immenso piacere la rimonta del 2002 ai danni dell'Inter di Cuper e che già un anno fa hanno festeggiato l'aritmetica certezza dello scudetto proprio il 5 maggio battendo in casa il Palermo. Corsi e ricorsi della storia...

VOLATA EUROPA LEAGUE - Ci sono due posti a disposizione perché la Fiorentina, comunque vada a finire, è qualificata come vincitrice o finalista della Coppa Italia. I viola, però, devono blindare la 4° posizione se vogliono evitare la beffa del playoff in caso di sconfitta contro il Napoli nell'atto conclusivo della Coppa all'Olimpico. In ogni caso il successo contro il Parma ha migliorato sensibilmente la situazione dell'Inter (56) che ha dalla sua anche il vantaggio del confronto diretto con la squadra di Donadoni (un pari e una vittoria) e, al momento, con il Milan. Proprio il derby del 4 maggio sarà il momento-chiave della volata. Il Milan (51 punti) ha un calendario difficile: Roma in trasferta, poi Inter, quindi Atalanta fuori e chiusura col Sassuolo che al momento non è né salvo né retrocesso.

Il Parma (51) ha un cammino meno complicato: trasferte a Cagliari e Torino, in casa contro Sampdoria e Livorno all'ultima. Ancora in corsa rimangono pure le squadre ferme a quota 49: Torino, Lazio e Verona. Tutte, però, devono puntare a fare l'en plein nelle ultime 4 giornate se vogliono arrivare alla soglia dei 61 punti che può garantire la qualificazione. Rispetto alle ultime stagioni, infatti, si va in Europa con meno punti. Quanti? Il conto è presto fatto. L'Inter ha una media di 1,64 punti a gara e in proiezione può chiudere 5° con 62/63 punti. Solo il Napoli nel 2011-2012 ha fatto peggio (61), mentre dal 2006 a oggi la media è 65 punti.

Per il 6° posto che porta ai preliminari (cancellando la tournée negli Stati Uniti nel caso delle milanesi), la proiezione di Parma e Milan alla velocità attuale è 57 punti contro una media di 61 nelle ultime sei stagioni in cui solo l'Inter 2011-2012 è andata più piano chiudendo a quota 58 e trovando comunque il pass europeo. Tradotto in soldoni, significa che a 60-61 punti la qualificazione è certa; chi è oggi a 49 può sperare solo facendo filotto. La volata è a tre per due soli posti.

SALVEZZA, LOTTA APERTA - A sorpresa si è aperta anche la lotta per restare in serie A che sembrava circoscritta solo a Bologna, Sassuolo e Livorno. Non è così. La caduta del Chievo e il successo del Catania hanno compattato il gruppo. Si va dai 30 punti dei clivensi ai 23 dei siciliani. Il Chievo (30) ha il calendario migliore: Samp e Cagliari tranquille in trasferta, Torino e Inter al Bentegodi. Anche il Bologna (28) non è messo male, soprattutto su Catania e Lazio, avversarie nelle ultime due, saranno già retrocesse o fuori dalla corsa europea. Il cammino da incubo è quello del Sassuolo: Juventus, Fiorentina e Milan (oltre al Genoa) con l'unica speranza che siano tutte distratte da altro sotto forma di Coppa Italia o Europa League. Il Livorno (28) non ha gare sulla carta proibitive, anche perché il Parma all'ultima potrebbe essere senza obiettivi. In ogni caso ci si salverà abbondantemente sotto quota 40. Basteranno forse 35-36 punti e anche per questo può sperare il Catania cui servirà, però, un miracolo.

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Giovanni Capuano