Juve, cosa succede? Ecco 5 domande sulla crisi degli ex dominatori
Getty Images Sport
Lifestyle

Juve, cosa succede? Ecco 5 domande sulla crisi degli ex dominatori

Mercato, Allegri, ambiente e Pogba: cosa non funziona nella squadra che è partita così male come non accadeva da mezzo secolo?

Dall'autunno del 1962 la Juventus non partiva con un solo punto nelle prime tre giornate del campionato. Oltre mezzo secolo fa. Il dato non è solo statistico, ma fotografa alla perfezione l'eccezionalità della crisi bianconera perché di questo si può parlare adesso, dopo il pareggino stentato contro il Chievo che ha cancellato anche l'ultima illusione e cioé che le sconfitte contro Udinese e Roma fossero solo uno sgradevole antipasto.

Nulla di vero. Magari la Champions restituirà vigore a una squadra che sembra spersa e scarica di gambe e testa, ma i dubbi sulla nuova Juventus vanno oltre la contingenza che racconta di una classifica da piangere con il rischio che le potenziali avversarie per lo scudetto scappino via e diventino troppo lontane.

In discussione oggi c'è un po' tutto il progetto: bisogna avere pazienza, perché l'idea di innestare un nuovo ciclo su quello terminato a Berlino rimane coraggiosa e interessante, eppure qualche domanda è lecito porsela perché la Juve di Dybala-Hernanes-Sandro appare troppo distante da quella di Tevez-Pirlo-Vidal. Il campanello d'allarme suona forte e ignorarlo non serve a nulla.

Allegri l'indeciso: quando finiscono gli esperimenti?

Come già a Roma (Padoin regista dopo il flop contro l'Udinese), anche alla ripresa del campionato e con la necessità di vincere a tutti i costi Allegri ha stupito. Fuori Pogba, Chiellini e Lichtsteiner con un occhio alle fatiche delle nazionali e l'altro al Manchester incombente. In generale una scelta intelligente quando si ha una rosa vasta a disposizione, ma l'emergenza di dover fare risultato consigliava di non dare segnali di distrazione alla squadra. Insomma, scelta sbagliata col senno di poi, anche se non è che l'ingresso di Pogba nella ripresa abbia cambiato partita.

Si è visto il primo abbozzo di 4-3-1-2 con in campo il trequartista voluto dal tecnico per tutta la finestra di mercato, ma la Juve è andata meglio quando è entrato Cuadrado che del gruppo rappresenta al variabile impazzita, l'uomo in grado a strappi di superare anche le carenze del gioco. Qual è la vera fisionomia bianconera? E la Juve 2.0 di Allegri si fonda sulla difesa a quattro o a tre per consentire di utilizzare gli esterni che ha in rosa in maniera abbondante?

E' stata scaricata troppa responsabilità sulle spalle di Pogba?

Come contro Udinese e Roma, anche con il Chievo Pogba ha deluso. Non il peggiore in campo e nemmeno il responsabile dell'involuzione bianconera, però è evidente il periodo di difficoltà attraversato da 'Mister 100 milioni' che non riesce a trovare qualità e continuità. Anche con la Francia è andato male, quindi non è un problema di impiego nella Juventus. La sensazione, però, è che la partenza di Pirlo e Vidal e la scelta di mettersi sulla spalle la pesantissima '10' lo abbiano caricato di responsabilità eccessive per un ragazzo di 22 anni forte ma non ancora completo. I segnali sono stati sottovalutati in estate?

Perché la difesa continua ad incassare gol?

Il perfetto meccanismo difensivo messo in piedi da Conte e confermato da Allegri si è inceppato. Gol alla prima contro l'Udinese facendosi sorprendere in un taglio dall'esterno di Lichtsteiner, rete di forza contro la Roma (Dzeko dominante su Chiellini) e sciabolata incassata da Hetemaj con sei uomini schiacciati dentro la propria area di rigore e nessuno a contrastare il tiratore. A parte la punizione di Pjanic, su cui non si poteva fare davvero nulla, tre reti subite su altrettanti errori individuali o di reparto. Qual è il problema? C'è bisogno di ancorarsi a qualche certezza come la difesa a tre o è solo una crisi passeggera?

Il mercato è stato troppo condizionante per essere metabolizzato in fretta?

In estate Agnelli e Marotta hanno varato una Juventus che avrebbe dovuto superare quella precedente pur concedendosi un periodo di rodaggio. Nessuno immaginava che questo coincidesse con una simile crisi di risultati, ma adesso viene il sospetto che sia stato accettato troppo in fretta l'addio di Pirlo, Tevez e Vidal. Posto che il cileno è una meravigliosa operazione di mercato, non sarebbe stato più utile discutere con uno degli altri due leader di spogliatoio evitando bei gesti.

A volte si può essere importanti anche senza rivestire più il ruolo di centro dell'azione. Vale per Pirlo e a maggior ragione per Tevez. Questa Juventus manca di punti di riferimento emozionali oltre che tecnici e ricorda un po' il Milan che si privò in un'estate di tutti i senatori e poi patì il vuoto di potere nello spogliatoio. A Torino sono rimasti Buffon, Chiellini e Bonucci, ma può essere che in mezzo al campo servisse anche altro.

Altro discorso legato alla tempistica del mercato. Dopo una partenza a razzo, Marotta ha chiuso tutto nelle ultime ore consegnando ad Allegri alcune opzioni da testare senza che ce ne fosse più il tempo. Serve lavoro per assembleare tutto, ma la Juventus non ha più margini e il calendario (7 partite in poco più di 20 giorni) è il nemico principale. E' mancata un po' di programmazione?

Il pubblico dello Stadium aiuterà o diventerà un nemico?

Contro l'Udinese qualche mugugno. Contro il Chievo fischi copiosi all'intervallo, tanto da spingere Buffon ad andare a chiedere alla gente sostegno e non contestazione. Le difficoltà in campo hanno aperto le prime crepe nel rapporto tra la Juventus e la sua gente. In questo inizio di stagione lo Stadium non è stata la bolgia che Conte aveva costruito nel 2011 e l'assenza della Curva Sud, fuori per squalifica, non è l'unica spiegazione. i tifosi si sono abituati troppo bene e adesso faticano a capire che la nuova Juve va aiutata e non fischiata? Il sospetto c'è e sarebbe la peggiore delle notizie, oltre che un clamoroso caso di ingratitudine autolesionista. Come si fa a contestare un gruppo e una società che hanno vinto 4 scudetti in 4 anni e sono arrivati fino alle porte del Paradiso a Berlino?

I più letti

avatar-icon

Giovanni Capuano