Allegri: "Sarà un campionato molto più equilibrato, milanesi da scudetto"
ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO
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Allegri: "Sarà un campionato molto più equilibrato, milanesi da scudetto"

Il tecnico della Juventus ha presentato con l'a.d. Beppe Marotta i programmi del club bianconero. "Pogba? Non è sul mercato"

E' iniziata ufficialmente oggi a Vinovo la nuova stagione della Juventus. A rispondere alle domande dei giornalisti, l'amministratore delegato Beppe Marotta e il tecnico Massimiliano Allegri, che hanno dato conto dei programmi a breve e lungo termine del club bianconero. Tra partenze eccellenti e arrivi ancora tutti da scrivere, si è parlato anche di sistemi di gioco e di avversari. Ecco i passaggi più importanti. 

L'addio di Pirlo

ALLEGRI: "E' andato via un campione, un giocatore che ha fatto cose straordinarie alla Juventus e in Nazionale. Credo che il calcio italiano perda un giocatore che difficilmente sarà sostituibile. Ma la vita va avanti. Stamattina mi ha fatto molto piacere rivederlo e salutarlo prima che partisse per questa sua nuova avventura in America".

Il modulo? L'importante è iniziare bene

ALLEGRI: "Abbiamo due sistemi di gioco consolidati, uno che ho ereditato (ndr, il 3-5-2 di Antonio Conte) e l'altro che abbiamo inserito l'anno scorso con buoni risultati (ndr, il 4-4-2). Quindi, sotto questo punto di vista credo non ci sia nessuna preoccupazione. Poi, che si giochi con i tre davanti o con un trequartista dietro le punte dipende sempre dalle caratteristiche dei nuovi giocatori a mia disposizione. L'importante oggi è iniziare bene. Quello che è stato fatto l'anno scorso rimane nella storia della Juventus. Oggi inizia una nuova stagione. La Juventus sta cambiando pelle. Credo che arriveremo a fine mercato con dieci ragazzi che sono nati tra il '91 e il '96 e penso che sia una scelta giusta, ponderata, per dare un futuro e una programmazione giusta alla Juventus".

Fine di un ciclo, ma stessi propositi

MAROTTA: "Oggi noi abbiamo un obbligo, continuare su questa scia di vittorie che la storia della Juventus ci insegna a rispettare. Abbiamo l'obbligo di guardare avanti, con il nostro modello, per allestire una squadra competitiva che ci consenta di vincere tutte le competizioni a cui partecipiamo, ma senza perdere di vista gli equilibri di bilancio e quindi patrimoniali, economici e finanziari. In questa ottica abbiamo agito, abbiamo rinnovato. Tutti gli introiti dei diritti televisivi della stagione passata, circa 90 milioni, sono stati reinvestiti da noi in Italia attraverso l'acquisizione di giocatori provenienti da società italiane. Questo è un motivo di orgoglio, credo possa essere preso da esempio da tante altre società, perché così facendo si crea denaro circolante all'interno del sistema per finanziare la costruzione di nuove strutture, come gli stadi o gli impianti sportivi".

Il trequartista che arriverà: caratteristiche e necessità

ALLEGRI: "La società si sta muovendo per cercare di acquisire un giocatore che abbia qualità offensive, perché per alzare il tasso tecnico di questa squadra bisogna avere tanti giocatori bravi. Sono sereno, stiamo valutando chi possiamo prendere e soprattutto cosa ci serve".

MAROTTA: "Gotze rappresenta sicuramente questo profilo, però è un giocatore del Bayern Monaco a tutti gli effetti, per cui evidentemente noi non abbiamo avviato una trattativa concreta. I rapporti con il Bayern sono buoni, quindi nel momento in cui la società o il giocatore manifestassero l'intenzione di vivere un'esperienza diversa, saremo i primi a cercare un confronto più concreto per vedere e valutare se ci fossero le opportunità per arrivare a una conclusione".

Via i campioni, ma nessun deficit di personalità

ALLEGRI: "Abbiamo perso giocatori di grande spessore tecnico e di personalità. Ma sono arrivati Khedira e Mandzukic che sotto questo aspetto non hanno nulla da invidiare ai giocatori che c'erano prima. Due giocatori di grande livello internazionale sono stati messi dentro e gli altri sono giovani, con caratteristiche tecniche da grande squadra, che possono solo migliorare anche per quanto riguarda la leadership. Abbiamo le idee chiare. Il primo passo è prendere un giocatore più offensivo, poi vediamo".

MAROTTA: "Noi abbiamo l'obbligo di allestire una squadra competitiva. Questo è il nostro obiettivo e siamo certi che già oggi di averlo centrato. Ci sono ancora delle piccole lacune che dobbiamo colmare e lo faremo nel migliore dei modi secondo le opportunità che si presenteranno sul mercato. Credo che una squadra non sia vincente solo ed esclusivamente per gli investimenti che fa, lo è se crea un modello vincente che è legato a una grande società, a una grande area tecnica, a una grande solidità, a grandi programmi, a un forte senso di appartenenza che i giocatori hanno. E credo che questo senso di appartenenza sia molto forte in alcuni giocatori, soprattutto quelli che hanno fatto la storia del club, come Buffon, Chiellini, Marchisio, Bonucci, i quali anche davanti a proposte di altre squadre hanno manifestato la voglia di continuare la loro esperienza e forse anche concluderla in questa società. Questo è l'elemento fondamentale per poter competere ancora una volta ad alti livelli".

Juve tra le prime otto in Europa, una regola

ALLEGRI: "I giovani hanno bisogno di una guida, di insegnamenti, di imparare alcune malizie. E l'esperienza non si compra, la si mette da parte giocando. Come al solito, con grande equilibrio, ci sarà la crescita graduale da parte di tutti. I giovani non si devono buttare allo sbaraglio, bisogna capire il momento quando vanno inseriti, quando vanno tolti, perché altrimenti si richia di bruciarli, soprattutto quando sei in una grande squadra, dove c'è l'obbligo del risultato. Rappresentano uno stimolo importante. Perché la Juventus ha la possibilità di costruire una squadra che per quattro o cinque anni può primeggiare in Italia e soprattutto confermarsi in Europa, dove confermarsi tra le prime otto dovrebbe diventare una regola".

Più Gotze o più Draxler?

MAROTTA: "Certi obiettivi non sono facili da raggiungere, perché il loro arrivo non dipende da noi ma dalla volontà degli stessi giocatori e delle squadre che ne detengono i diritti sportivi. E' evidente che non credo che a brevissimo riusciremo ad acquisire questo o quel giocatore".

Milanesi da scudetto

ALLEGRI: "Le avversarie della Juventus stanno facendo un ottimo mercato. L'Inter si è rinforzata molto, il Milan lo stesso e non è ancora finito il mercato. Io credo che le due milanesi ce le ritroveremo quest'anno a lottare per il campionato. La Roma? Ha già una squadra forte e dipenderà dai giocatori che metterà dentro. Il Napoli sta cambiando un po' di giocatori e anche fisionomia di gioco. Quest'anno sarà un campionato molto più equilibrato dell'anno scorso".

MAROTTA: "La Juve deve essere ancora considerata la squadra da battere, ma quest'anno tra le avversarie più pericolose ci saranno anche le milanesi". 

Pogba non è sul mercato

MAROTTA: "Noi abbiamo sempre detto che non cediamo i giocatori a meno che non siano gli stessi giocatori a indicarci la strada che vogliono intraprendere. E così è stato per Tevez, Pirlo, Vidal e Ogbonna. Su Pogba, vale la stessa cosa. E' evidente che è un giocatore nel quale crediamo molto, un giocatore giovane, che si è formato nel nostro club e che ha dimostrato di avere grande voglia e rispetto per questo sua habitat naturale. Non ci siamo seduti con nessuno a intavolare una trattativa, perché riteniamo che Pogba sia un elemento importante per la nostra economia di squadra e solo nel caso in cui lui dovesse manifestare disappunto nel continuare la sua esperienza con la Juventus, potremmo entrare nell'ottica eventualmente di valutare alcune offerte. Oggi queste condizioni non ci sono".

Khedira, giocatore pesante

ALLEGRI: "È in buone condizioni. Ha un grande entusiasmo. Ha voglia di riprendersi quello che ha perso l'anno scorso. È un acquisto importante, pesante e carismatico. Ha dimostrato grande professionalità, ma non solo lui. La squadra si è presentata al ritiro in buone condizioni".

Alex Sandro del Porto, il prossimo obiettivo. Ma anche no

MAROTTA: "E' un altro giocatore interessante, e abbiamo la certezza che su di lui ci siano gli occhi di tanti club importanti. Ma non abbiamo approcciato una trattativa. Riteniamo che i profili che ci servono ora non siano riconducibili a lui, ma è un buon giocatore, mi limito a dire questo".


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Dario Pelizzari