Juve-Roma, io c'ero (e come sto godendo)
Cronaca della sfida a Zeman vista con gli occhi di uno juventino
Il 4 a 1 finale di Juventus-Roma, è decisamente bugiardo. La partita poteva finire tanto a niente già nel primo tempo, quando i bianconeri, oltre a segnare tre gol in poco meno di dieci minuti, hanno preso anche due traverse, una con Claudio Marchisio e una con Mirko Vucinic. La prima è stata un mezzo miracolo del Principino, il capitan futuro bianconesro, la seconda è sembrata più un gol sbagliato del montenegrino.
Allo stadio, a parte la perplessità di uno sciopero del tifo della curva bianconera per motivi più che futili (contro il divieto di ingresso delle bandiere oversize), la sensazione che si è avuta è che Zemanlandia sia, di fatto, il paradiso di Andrea Pirlo. Per la prima volta, da almeno un anno, il fantasista ha giocato senza uomo addosso (fatta eccezione per la timida marcatura di Osvaldo nei primissimi minuti e di Simone Perrotta a fine partita, quando lo strazio erà già completo).
Dopo i primi minuti di incredulità, il numero 21 della Juve ha iniziato a ricamare gioco. E, parafrasando Totti, ha purgato i giallorossi. Con una crudeltà che ricorda una mitica scena di "Fracchia la Belva umana" quando la mamma della belva purga appunto il malcapitato paolo Villaggio. La superiorità dei Campioni d'Italia è stata talmente schiacchiante da ridurre al minimo sindacale gli insulti dello Stadio a Zeman. Dalla curva della Roma il silenzio dopo i tre gol del primo tempo è stato interrotto quasi sempre con cori, questi veramente indegni, contro Pessotto.
Tatticamente la Roma non è esistita in campo fino all'ingresso di Simone Perrotta che finalmente ha iniziato a mettere un po' di pressione al centrocampo della Juve facendo quindi arretrare leggermente il baricentro del gioco e recuperando metri di campo prezioso. Prima è stata l'anarchia, tale da indurre all'impotenza anche De Rossi, di gran lunga il più talentuoso dei giocatori della Roma. Nullo, e indisponente, Francesco Totti, che ha dovuto subire l'onta della curva bianconera che cantava "Francesco Totti facci un gol". I giallorossi non sono riusciti nemmeno ad approfittare degli svarioni, ormai ne fa almeno due a partita, di Leonardo Bonucci.
Il difensore della Juve, con sospetta regolarità, parte palla al piede e la perde nella cosiddetta terra di nessuno, sulla propria trequarti, regalando agli avversari delle stupende occasioni da rete. Da Torino la Roma torna con una certezza, Stekelenburg, che si è rivelato una grandissimo portiere, intuendo il rigore del 2 a 0 di Arturo Vidal e parando tutto quello che poteva. La Juve ha rigenerato il morale di due attaccanti, Alessandro Matri e Sebastian Giovinco, messi in discussione dalla critica nelle scorse settimane e con un tema tattico molto inteesante.
Sul finire di partita Massimo Carrera ha mandato in campo Paul Pogba insieme ad Andrea Pirlo. Di solito il francese viene visto come il rincalzo del numero 21 bianconero, Farli giocare insieme potrebbe consentire a Pirlo di giocare un po' più avanti, dando meno agio alle squadre avversarie (fatta eccezione per la Roma ovviamente) di marcarlo. Ultima annotazione sulla'arbitro Rizzoli che in piena sindrome Rocchi (fischietto suo collega), ovvero è stato preso da un'ansia di protagonismo che lo ha portato a una pioggia di cartellini, alcuni sbagliati, altri decisamente inutili. Scusate, un ultima cosa......quattro e a casa.
Zibi Torricell