Italia, delusione in Europa League: fine della rimonta nel ranking Uefa
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Italia, delusione in Europa League: fine della rimonta nel ranking Uefa

Va avanti solo la Lazio e restiamo con una squadra come nel 2012 Le inglesi soffrono ma volano. Attenzione alla prossima stagione

Alla fine non ci resta in mano che un pugno di mosche. Una sola squadra qualificata agli ottavi di finale cui aggrapparsi nella speranza che la nostra avventura in Europa League non sia terminata a marzo, sempre attendendo le difficili rimonte di Juventus e Roma nella Champions. Perché il rischio concreto è quello di sederci sul divano ad osservare gli altri, come non capitava da almeno quattro anni.

Uno choc per il calcio italiano che si era abituato a pensare di essere tornato grande. Doveva essere l'occasione del definitivo riscatto dopo i segnali positivi del 2014 e l'exploit del 2015. Nulla di tutto questo. Torniamo mestamente da dove eravamo partiti e la congiuntura della corsa di Spagna, Germania e Inghilterra ci ricaccia indietro anche nel ranking Uefa. Per quest'anno non se ne fa nulla e di questo passo rischiamo di compromettere anche il sorpasso nella prossima stagione.

Una sola squadra in Europa League come nel 2011-2012

Va avanti solo la Lazio che ha castigato il Galartasaray, mentre il Napoli si è buttato via tra turn over, piccola crisi e un po' di sfortuna e la Fiorentina non è stata capace di ripetersi sui livelli di dodici mesi fa contro il Tottenham. Restiamo con una sola squadra negli ottavi di finale come non capitava dal 2011-2012 quando l'Udinese aveva fatto fuori il Paok Salonicco e la Lazio era stata respinta dall'Atletico Madrid. Stagione infausta, con anche una sola italiana avanti in Champions: Juventus.

Lo scenario rischia di ripetersi e sarebbe già un successo perché significherebbe che i bianconeri hanno saltato l'ostacolo Bayern. Altrimenti bisogna tornare al 2008-2009 quando insieme all'Udinese, qualificata battendo il Lech Poznan, non andò avanti nessuno nemmeno in Champions per la contemporanea eliminazione di Inter (Manchester United), Roma (Arsenal) e Juventus (Chelsea). 

Peggio della nostra performance attuale in Europa League abbiamo fatto recentemente solo nel 2006-2007: nessuna squadra agli ottavi di finale con caduta di Livorno e Parma nel primo turno eliminatorio. Poi il periodo buio dal 2007 al 2010, sempre con una sola rappresentante a provarci fino a primavera, e la ripresa delle ultime stagioni: 2 squadre nel 2012-2013, 3 nel 2013-2014 e l'en plein delle 5 della passata edizione.

Ranking Uefa, il terzo posto si allontana

Dietro le inarrivabili Spagna (97,713) e Germania (77,177) anche il terzo posto dell'Inghilterra si allontana. L'ecatombe dell'Europa League ci è costata relativamente poco rispetto alla Premier (-0,250), ma il divario è cresciuto e soprattutto da qui in poi siamo destinati a perdere terreno ad ogni turno perché siamo in corsa con una sola squadra mentre le inglesi ne hanno almeno tre cui si aggiungerà il Manchester City e, probabilmente, il Chelsea in Champions. Un disastro.

Ad oggi siamo distanti 3,637 punti (73,909 contro 70,272) che rappresenta il massimo da agosto, quando è scattata la corsa europea. nel ranking stagionale andiamo benino (11,333) ma non benissimo visto che meglio di noi stanno facendo Spagna, Germania, Inghilterra (11,875) e anche la Russia.

E attenzione anche alla prossima stagione...

La vera notizia, però, è che rischiamo di perdere anche quel vantaggio virtuale che avevamo in vista della prossima annata. In estate, infatti, saranno scartati i punteggi del 2011-2012 con un meccanismo a noi favorevole visto che ci consentirà di recuperare quasi 4 punti sull'Inghilterra (ne buttiamo via 11,357 noi e 15,250 loro). Significa che, proiettando la graduatoria attuale, siamo ancora avanti ma il margine si è fatto risicato, quasi inesistente: 0,256. 

Da qui a maggio è quasi certo che gli inglesi ci supereranno e distaccheranno anche nella proiezione virtuale costringedoci ad agosto a partire nuovamente di rincorsa per sperare nell'aggancio al terzo posto. Davvero non ci voleva. Maledetto giovedì di Europa League.

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Giovanni Capuano