Conte, pace con l'azzurro e buone notizie: l'Italia funziona
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Conte, pace con l'azzurro e buone notizie: l'Italia funziona

Contro l'Inghilterra promossi Valdifiori, Eder e Pellè: giocatori utili, ma il ct deve recuperare i nostri top player...

E' andata bene e il fatto che Conte e l'Italia siano usciti dallo Juventus Stadium accompagnati dagli applausi è già una notizia. Non era scontato, vista la vigilia vissuta dal ct e dalla nazionale e considerato il carattere quasi sperimentale di una formazione messa di fronte a un avversario tosto. Con qualche riserva anch'esso, come successo un po' a tutti in questo martedì di calcio, ma comunque test probante sulla strada dell'Europeo. L'Italia-2 (anche Italia-3 considerato che molti titolari sono rimasti a casa per infortunio o cali di forma) poteva naufragare e, invece, ha tenuto il campo a testa alta: bene nel primo tempo, meno nella ripresa chiusa, però, con un paio di occasioni di quelle giuste per vincere e fare il colpo grosso. Applausi per tutti, dunque. Il bilancio della sosta parla di due pareggio (Bulgaria e Inghilterra) che hanno dato segnali contrastanti, ma che dicono che il processo di crescita è in corso.

Gli applausi a Conte e la serenità ritrovata

Anche il ct ha beneficiato del clima positivo della serata. La Figc ha fatto di tutto per portare la partita allo Juventus Stadium e se n'è in parte pentita, visti i vuoti sulle tribune (31.138 gli spettatori presenti) e in parte ha avuto ragione perché la temuta contestazione per gli strascichi della vicenda Calciopoli non c'è stata. Anche Conte ha fatto il pieno di applausi e non era scontato. Il volto disteso e sorridente con cui ha concluso la serata è, forse, la migliore notizia per Tavecchio che nel ventre dello Stadium gongolava. Il risultato per lui è stato un successo pieno: rapporti riallacciati con la Juventus, tempesta allontanata in 72 ore dalla testa del ct e filo riannodato. Il presidente è solo all'inizio di un duro lavoro diplomatico che lo dovrà portare alla pax juventina e non è detto che raggiunga l'obiettivo, però ha dimostrato che Torino non è altro rispetto all'Italia. Conte ha riposto l'ascia di guerra e chi lo ha attaccato pure. Da segnalare anche le presenze di Agnelli ed Elkann allo stadio e le parole distensive di tutti: tregua, si spera non armata, fino alla prossima occasione di scontro.

Promossi Valdifiori e quelli dell'Italia-2

Non è lo spot per una nota tv commerciale, ma il risultato concreto che Conte porta a casa dalla trasferta a Torino. Con molti big fermi ai box e i titolari di Bulgaria seduti in panchina, il test contro l'Inghilterra è servito soprattutto a guardare qualche nome nuovo. L'esito è stato positivo. Promosso a pieni voti Mirko Valdifiori che la prossima volta in azzurro non sarà più il regista dell'Empoli, ma un metronomo in procinto di iniziare un'avventura più grande. Il ct lo ha elogiato senza risparmiarsi prendendolo anche come esempio della sua mentalità: "Non guardo al curriculum quando scelgo, ma osservo tutti e prendo chi sta facendo bene". Verratti deve riflettere, perchè per lui la settimana azzurra non è stata da ricordare. Promossi anche Eder, che ha lasciato alle spalle la tensione per le polemiche sugli oriundi, e Pellè. Ranocchia inserito nel blocco Juve è parso diverso da quello interista, Parolo e Darmian si sono confemati.

L'apertura a Balotelli e a quelli che... non c'erano

Anche in una serata così vanno registrate, però, le parole di Conte sugli altri. Nessuna porta chiusa in faccia a nessuno, nemmeno a Balotelli dal quale il ct si aspetta un segnale forte prima di richiamarlo a Coverciano. L'impressione è che ci sia la consapevolezza che per l'Europeo serve qualcosa in più dei ragazzi che si stanno sbattendo oggi in maglia azzurra. Solo restando all'attacco vengono in mente i nomi di Pepito Rossi, El Shaarawy e poi Balotelli, che per un motivo o per l'altro sono ora fuori dal progetto. A proposito di Balo, ecco le parole del ct a futura memoria: "Sono molto attento a ciò che i nostri calciatori offrono nei campionati. Non chiudo la porta in faccia a nessuno, c'è però bisogno che Mario lasci il segno nel Liverpool. Se lo farà e dimostrerà sul campo di volere questa maglia e questo gruppo, seguendo certe regole, troverà le porte aperte. Mi servono messaggi importanti". Un deciso passo avanti rispetto all'ultima volta, quando di SuperMario nemmeno voleva sentir parlare.

Adesso la Croazia per vivere le vacanze serene

Il gruppo azzurro si è sciolto e la seduta è aggiornata a giugno. Il 12 c'è la sfida con la Croazia e poi tutti in vacanza. L'Italia rischia di andare al mare dalla scomoda posizione di terza in classifica, senza aver precluso nulla verso la qualificazione, ma formalmente costretta ai playoff. La Norvegia, che ci segue di sole due lunghezze, è attesa alla vittoria con l'Azerbajian mentre noi a Zagabria ce la vediamo con la squadra più forte del girone. Poi in autunno tutto potrà sistemarsi (Malta, Bulgaria e Norvegia in casa con in più la trasferta in terra azera), però sarebbe confortante evitarsi tre mesi di patemi. La missione è questa e il finale di stagione senza eccessive tensioni in campionato della Juventus può aiutare. Se poi i bianconeri facessero strada in Europa aumenterebbe anche l'autostima...

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Giovanni Capuano