Italia, niente scherzi contro l'Azerbaigian
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Italia, niente scherzi contro l'Azerbaigian

Torna Pirlo e Conte avvisa i suoi: "Non si può sbagliare". In passato contro avversari più deboli abbiamo sempre deluso

Esattamente un anno fa (era il 15 ottobre 2013) l'Italia di Prandelli che aveva conquistato una qualificazione da record al Mondiale brasiliano buttava via un pezzo di se stessa e del proprio futuro al San Paolo di Napoli contro l'Armenia, costringendosi a un misero 2-2. Un anno dopo l'Italia di Conte, che è partita con il piede giusto sul sentiero che porta a Euro 2016, ma che ha ancora gran parte della strada da percorrere, non può permettersi regali a nessuno. A Palermo c'è l'Azerbaigian e non si devono fare sconti. L'ItalConte deve vincere e, possibilmente, farlo in maniera convincente, così da rinfrescare a un mese di distanza l'eccellente impressione lasciata dai primi 180 minuti, quelli del debutto con vittoria contro l'Olanda (di prestigio) e in Norvegia. Buona soprattutto la seconda, che ci ha lanciato in testa al girone e che, se accompagnata da una campagna d'inverno senza tentennamenti, può consentirci di blindare la qualificazione con ampio respiro. Insomma, niente scherzi anche se siamo italiani.

CONTE E L'ALLERGIA AZZURRA ALLE AMICHEVOLI

Le amichevoli e gli avversari sulla carta semplici non ci piacciono per definizione. Il bottino dell'Italia di Prandelli è stato nel secondo biennio disastroso: una sola vittoria (contro San Marino) in 8 partite che non contavano nulla e i balbettii contro Danimarca e Armenia a pass per il Mondiale già staccato. Certo, questa sfida con l'Azerbaigian (numero 95 del ranking Fifa e mai oltre il 73° posto) ha il pregio di valere i tre punti e, quindi, non dovrebbe rappresentare una trappola. Però Conte ha studiato sin troppo bene la storia azzurra recente ed è stato protagonista di quella passata. Ecco perché alla vigilia ha provato a rivestire la squadra di Berti Vogts quasi fosse una grande o quasi: "Contro la Bulgaria ha perso solo all'87' e ai miei l'ho già detto: antenne dritte e fare la partita dal primo all'ultimo minuto". In realtà la gara gli serve soprattutto come test per capire se i suoi continuano ad avere l'entusiasmo e la dedizione messi in mostra a settembre.

TORNA PIRLO, ARCHITETTO IN MEZZO AL CAMPO

Non doveva esserci e, invece, i guai fisici di De Rossi e Verratti lo hanno ricatapultato in azzurro prima del previsto. Andrea Pirlo è la novità rispetto al gruppo che ha superato di slancio Olanda e Norvegia. Oggi fa 113 presenze in nazionale superando un mito come Zoff, ma non vuole essere presente solo per battere i record. La verità è che Pirlo spera di essere un pezzo importante di questo ciclo anche se, per la prima volta, dovrà giocarsi il posto con gli altri perché nelle idee di Conte c'è spazio solo per uno tra lui, De Rossi e Verratti. Contro l'Azerbaigian giocherà in mezzo a Marchisio e Florenzi, uno compagno di squadra e l'altro centrocampista tuttofare che a Roma sta crescendo a vista d'occhio e che al ct piace tantissimo. Test interessante. Tra l'altro Thiago Motta ha sentito riacutizzarsi la tendinopatia e quindi salterà anche Malta.

ZAZA E IMMOBILE SENZA L'OMBRA DI BALOTELLI

Mentre SuperMario è impegnato a farsi fotografare con polipone annesso davanti alla faccia (chissà come saranno contenti Conte e Oriali che avevano appena usato il 'caso' Bonucci per spiegare di essere allergici ai social), a Palermo tocca ancora a Zaza e Immobile. L'impatto a Bari è stato devastante, la seconda prova a Oslo positiva. Ora serve confermarsi malgrado il momento non sia dei migliori. Zaza è a secco da 5 partite e Immobile è immerso nella crisi di risultati del Borussia Dortmund, però l'azzurro può essere rigenerante per tutti. Da verificare se metteranno in mostra nuovamente la fame e la capacità di attaccare la profondità che ha fatto stropicciare gli occhi a settembre. E' vero che Balotelli prima o poi tornerà nel gruppo e che ci sono anche altri attaccanti da maglia (non Osvaldo che è k.o. per un mese causa stiramento con profondo dispiacere di Mazzarri), però il presente è di questi due belli e 'ignoranti' per loro stessa definizione. Hanno la chance di cristallizzare per un po' le gerarchie.

L'ENTUSIASMO DI PALERMO

Ieri circa tremila appassionati all'allenamento a porte aperte. Questa sera almeno 30.000 sulle tribune della Favorita per la gara contro l'Azerbaigian. L'effetto-Conte sulla nazionale si è già fatto sentire e ha cancellato in un colpo solo le amarezze e la vergogna per il Mondiale brasiliano. Fosse anche solo per questo, il ct si è guadagnato il primo mese della sua pesante busta paga. Palermo aspetta di vivere 90 minuti emozionanti e senza incertezze. Guai a deluderla. La risalita è lunga e non concede pause e serve anche per farci dimenticare polemiche e rossori di questa settimana nera, iniziata con le isterie di Juventus-Roma e proseguita con la squalifica di Tavecchio. Avanti, dunque...

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Giovanni Capuano