#IOSTOCONSEEDORF: i milanisti votano Clarence
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#IOSTOCONSEEDORF: i milanisti votano Clarence

Abbiamo chiesto alle vecchie glorie rossonere se il tecnico olandese merita la riconferma. Ecco cosa ci hanno risposto - Seedorf, una media da Champions League

Cinque vittorie consecutive, frutto di undici gol segnati e appena uno subìto. Il Milan di Clarence Seedorf sta decollando verso l'Europa e ha acciuffato il sesto posto in classifica. In casa rossonera ci sarebbe di che esultare, anche alla luce di un ruolino di marcia nel girone di ritorno (29 punti) inferiore solo a quello delle battistrada Juventus e Roma. Sette i punti in più totalizzati, pur avendo giocato quattro gare in meno, rispetto alla gestione Allegri. Eppure le voci di un possibile avvicendamento in panchina a fine stagione per il club milanista non si placano. Gli spettri di Inzaghi e Spalletti aleggiano su Milanello, nonostante sui social network stia imperando l'hastag #IostoconSeedorf, lanciato dal gruppo dei tifosi "Milanisti non evoluti" e diventato in pochi giorni un must per i supporters rossoneri. A San Siro la curva Sud ha votato la fiducia al tecnico olandese, sostenendolo per tutti i novanta minuti del match contro il Livorno a suon di cori personalizzati ed incitamento. Panorama.it  ha deciso così di interpellare diversi ex calciatori del Diavolo per tastare l'umore del popolo milanista nei confronti del tecnico olandese.

JOSE' ALTAFINI (ATTACCANTE MILAN DAL 1958 AL 1965): "Se il Milan non dovesse andare in Coppa, sarebbe un disastro. Leggo di contrasti nello spogliatoio e potrebbe essere questo il motivo per cui Seedorf è in discussione. Altrimenti è complicato capire. Inoltre gli ultimi risultati sono stati positivi e migliori di quelli di Allegri. Da fuori, però, è difficile dare un parere e addentrarsi in merito alla possibile riconferma. Credo sia determinante il piazzamento finale: un Milan senza coppe europee sarebbe una catostrofe sul piano sportivo e ciò inciderebbe nelle valutazioni sulla guida tecnica della squadra per la prossima stagione"

ROMEO BENETTI (CENTROCAMPISTA MILAN 1970-1976): "La squadra mi sta convincendo soprattutto sul piano dei risultati. Su quello del gioco può e deve crescere ancora. Seedorf? Ha l'età dalla sua e sta migliorando gara dopo gara, ma non so se il Milan potrà aspettarlo a lungo. Dopo un avvio titubante comunque è riuscito ad imporsi. Speriamo che il Milan continui nella crescita e che il binomio diventi indissolubile. Significherebbe asssitere ad un Milan vincente. Come Capello è stato voluto in prima persona dal presidente Silvio Berlusconi, perciò non mi aspetto rivoluzioni in estate. Nel calcio comunque tutto è possibile. Risultati alla mano, andrei ovviamente avanti con l'olandese in panchina".

RUBEN BURIANI (CENTROCAMPISTA MILAN 1977-1982): "Sul piano del gioco non mi esalta il Milan ultimamente. Ovviamente ciò dipende dai giocatori a disposizione, che non sono al livello di quelli di Juventus e Roma. L'accesso in Europa League è possibile, ma questa squadra rimane lontana dalla competitività del Milan del passato. Il cambio fra Allegri e Seedorf testimonia come la società creda nell'olandese. Non penso che l'ex centrocampista del Real Madrid potesse fare di più con una squadra del genere. Chi rende grande un tecnico sono i giocatori. Se hai a disposizione tanti grandi campioni, è più semplice ottenere traguardi di prestigio e vincere le partite. Ritengo Seedorf possa e meriti di restare. Non mi sembra una filosofia da Milan prendere e bruciare un allenatore nell'arco di cinque-sei mesi...".

STEFANO ERANIO (CENTROCAMPISTA MILAN 1992-1997): "Possiamo parlare solo per quanto avviene sul campo e per i risultati centrati. Si vocifera di problemi relativi ad alcune scelte che avrebbero messo in subbuglio lo spogliatoio. Se dobbiamo valutare il lavoro svolto da Seedorf, è indubbio che meriti la riconferma. La squadra è cresciuta molto negli ultimi mesi e ventinove punti totalizzati sinora sono un bottino valido. Sta impostando un calcio propositivo ed offensivo. Oltrettutto l'olandese ha preso una squadra in corsa e con dei problemi ed è stato abile a rimetterla in carreggiata senza poter disporre di cambiamenti in sede di mercato con giocatori affini al suo tipo di gioco. Il lavoro di Seedorf è ottimo e meriterebbe di continuare la propria esperienza in panchina. A patto che ci sia un feeling importante fra l'allenatore e Galliani, che in questi anni ha sempre svolto un lavoro importante a protezione del gruppo e del tecnico".

GIOVANNI LODETTI (CENTROCAMPISTA MILAN 1961-1970): "Seedorf sta vivendo una situazione non piacevole, visto che non dovrebbe essere messo assolutamente in discussione un tecnico che sta facendo così bene. I numeri sono tutti in suo favore. La crescita della squadra è evidente. Nel girone di ritorno solo Juve e Roma hanno fatto meglio del Milan. L'avvento dell'olandese ha dato una scossa al gruppo e i giocatori stanno interpretando bene il nuovo modulo. Anche le sconfitte in casa contro Juventus e Atletico Madrid sono state immeritate sul piano del gioco. Personalmente non toccherei la conduzione tecnica e lo terrei anche per la prossima stagione".

CESARE MALDINI (GIOCATORE 1954-1966 E ALLENATORE MILAN 2001): "Il Milan ha lavorato bene nelle ultime settimane e sta raccogliando quanto merita. La squadra ha buoni propositi di gioco. Speriamo in alte vittorie dei rossoneri e sono convinto possano arrivare in Europa League. Quando le cose non vanno bene, si mette tutto in discussione. Fa parte del mondo del calcio andare da un eccesso all'altro. Certe critiche di un mese fa erano ingenerose. Seedorf sta facendo bene e merita di poter continuare a lavorare in maniera serena".

PIERO PRATI (ATTACCANTE MILAN 1967-1973): "Le polemiche degli ultmi giorni non fanno bene ad un ambiente, che si sta ricompattando per arrivare in zona Europa League. Il Milan è migliorato sensibilmente nelle ultime settimane, dimostrando di essere in grado di arrivare in posizioni importanti del torneo. Seedorf ha trovato un giusto equilibrio tattico con il 4-2-3-1 e l'autostima del gruppo è cresciuta molto. Prima con Allegri questi aspetti mancavano. Un plauso anche ai dirigenti per la vicinanza a Seedorf dopo l'eliminazione dalla Champions, ma è indubbio come l'organico sia cambiato poco durante il mercato invernale. Pertanto a livello tattico l'olandese ha fatto molto meglio del predecessore nel valorizzare al massimo i calciatori a sua disposizione".

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Nicolò Schira

Esperto di mercato TuttoLegaPro.com. ViceDirettore TuttoB.com. Reporter di Calciomercato su Panorama.it. Nel 2013 Sportitalia

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