Inter, ora la rimonta Champions è possibile. E con Pioli una media da scudetto...
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Inter, ora la rimonta Champions è possibile. E con Pioli una media da scudetto...

A Udine è arrivata la quarta vittoria di fila. Dall'esonero di De Boer i nerazzurri corrono quasi come la Juve e il calendario fa sognare

La vittoria di Udine promette di segnare uno spartiacque nella stagione dell'Inter. Consente di chiudere il girone d'andata a una quota accettabile (33 punti) dopo aver a lungo soggiornato nella seconda metà della classifica, allunga la striscia di successi consecutivi (4) e alimenta speranze e autostima. E' vero che l'andatura di quelle davanti non regala speranze eccessive, ma adesso progettare la rimonta Champions League non è più un'utopia irrealizzabile.

Merito di Stefano Pioli che sta sistemando pezzo dopo per pezzo un puzzle che pareva non risolvibile. Maggiore solidità difensiva, idee chiare a centrocampo e una certa continuità nella formazione di partenza. Il tempo degli esperimenti e dei tentativi a vuoto è finito e i risultati si vedono. E' tornata anche la buona sorte, che non fa mai male quando i pomeriggi sono complicati come quelli contro l'Udinese.

Pioli, media da Champions. E dopo l'addio di De Boer...

Da quando è arrivato, Pioli ha messo insieme 16 punti in 7 partite vincendo contro Fiorentina, Genoa, Sassuolo, Lazio e Udinese, pareggiando il derby e perdendo (malissimo) solo a Napoli. Un calendario non semplice per una media da Champions League: 2,28. Per gli amanti delle statistiche, se l'ex laziale fosse partito ad agosto con questa velocità di crociera l'Inter avrebbe girato a metà stagione con 43 punti, alle spalle della Juventus e in piena corsa.

Allargando la visuale anche alla partita con Vecchi in panchina (Inter-Crotone 3-0) il dato, però, diventa clamoroso. De Boer ha lasciato i nerazzurri con 14 punti dopo 11 giornate (media 1,27). Nelle 8 successive l'Inter ne ha fatti 19 (media 2,37) che, proiettati sul girone d'andata fanno 45 - quasi da primato in classifica - e allungati sino a maggio portano alla fantascientifica quota di 90. Il ritmo della Juventus o quasi.

Numeri che non possono non aumentare il rammarico per aver perso tre mesi con un tecnico che si è dimostrato non adatto al calcio italiano e che, come si era capito abbastanza in fretta, non era entrato in sintonia con l'ambiente. Cosa sarebbe successo cambiando prima o scegliendo meglio ad agosto?

Ora calendario in discesa fino allo spareggio con la Roma

Adesso il calendario autorizza qualche speranza. Chievo in casa, trasferta a Palermo e poi Pescara a San Siro prima della visita in casa della Juventus a fine gennaio. Poi Inter-Empoli e Bologna-Inter come antipasto della sfida contro la Roma del 26 febbraio che rischia di diventare un autentico spareggio Champions. 

Per arrivarci in linea, la squadra di Pioli deve continuare a correre così e sperare in qualche passo falso delle altre. Dalla 12° giornata in poi - da quando cioé De Boer non è più in panchina - i nerazzurri hanno recuperato un punto su Roma e Napoli (19 contro 18) e tre sulla Lazio (16) facendo meglio anche del Milan. Nel ritorno, con la sola eccezione della Lazio, tutte dovranno presentarsi a San Siro.

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Giovanni Capuano