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Massimo Cebrelli/Getty Images
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Facchetti e l'Inter: una storia che continua

Luca, figlio del grande Giacinto, ha esordito sulla panchina nerazzurra al fianco di Vecchi. Il fratello Gianfelice: "Sogni che si avverano"

E' l'unica nota positiva di questo 2016 interista. Sentire pronunciare di nuovo il nome di Facchetti nell'organico della squadra. Accanto a Stefano Vecchi, l'allenatore della Primavera chiamato temporaneamente a sostituire Frank De Boer, c'è infatti Luca, 38 anni, il quarto figlio di Giacinto.

Per tutti gli interisti Facchetti è la bandiera nerazzurra per definizione, il capitano della squadra invincibile e il portabandiera di etica e valori che ha posto le basi alla stagione di riscatto del Triplete, come simboleggiarono la dedica sulla fascia da capitano che si fece scrivere Javier Zanetti ("Tu sei tutto quello che un uomo dovrebbe essere, ci mancherai") e la maglia numero 3 indossata da Estebian Cambiasso nei festeggiamenti a Milano. 

"E' stato meno esposto di me negli ultimi anni", racconta il fratello Gianfelice, affermato regista teatrale, "ma arriva ora sulla panchina dopo un percorso serio, senza strade spianate per via del nome. Dopo un'onesta carriera da centravanti in serie C, ha lavorato con le giovanili e da due anni è accanto a Stefano Vecchi, prima alla Primavera e ora in prima squadra".

Difficile descrivere l'allenatore Facchetti anche per Gianfelice: "Siamo una famiglia molto legata, ma anche abituata a rispettare i confini dell'altro. Non saprei davvero definirlo come tecnico, non ne abbiamo mai parlato. Nostro padre ci ha insegnato a non invadere gli spazi anche in famiglia. Quando uscivano indiscrezioni su Appiano Gentile, non le condivideva con noi che eravamo curiosi di verificarne la veridicità. Tutelava così sia noi sia il club".

In questi dieci anni trascorsi dopo la scomparsa del Cipe, Gianfelice è stato l'argine della famiglia Facchetti ai maldestri tentativi di chiamate in correità di dirigenti radiati: "Anche all'interno di una famiglia ci sono reazioni diverse a eventi tragici, e poi anche se in realtà mi sono trovato il più esposto, in famiglia ci siamo sempre passati il testimone nella difesa di papà. No, non ho timore che Luca possa risentire di tutte le battaglie passate. Sono il fratello maggiore solo da un punto di vista anagrafico, Luca è una persona adulta e molto determinata. Se in futuro me lo vedo sulla panchina dell'Inter? Beh, vedendolo accanto a Vecchi al St Mary's Stadium è già stata una fortissima emozione, un sogno che già si sta avverando. Crediamo tutti nei sogni e per il futuro nulla è impossibile".   

L'affetto per la figura indimenticabile di papà Giacinto è un sentimento ancora vivo nei tifosi interisti, anche in chi ha un'età per la quale non l'ha mai visto giocare. Ad aiutare il ricordo ha contribuito senz'altro anche la sorprendente graphic novel "Il rumore non fa gol" (Beccogiallo) di Paolo Maggioni, Davide Barzi e Davide Castelluccio: "Che ripercorre la storia di papà con la leggerezza del fumetto", commenta Gianfelice. Tra i libri usciti su Giacinto Facchetti va segnalata anche la biografia "Una bandiera in mezzo alla battaglia" (Urbone publishing) di Pierluigi Avanzi.

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Filippo Nassetti