Inter Settebello contro l'Atalanta: Pioli merita la conferma?
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Inter Settebello contro l'Atalanta: Pioli merita la conferma?

Nerazzurri travolgenti contro l'Atalanta. I rimpianti per una stagione penalizzata dalle scelte iniziali e il dubbio sul futuro

L'Inter che ne fa sette all'Atalanta in una volta sola, con tripletta di Banega e Icardi (vice capocannoniere a quota 20 alle spalle di Belotti) e clima di festa in un San Siro riempito da sessantamila tifosi che ancora credono nella rimonta. Tutto perfetto nel pomeriggio nerazzurro. Il risultato (7-1) che evoca vecchi primati, il gioco fluente contro una grande di questo campionato e il contorno che non è da disprezzare, visto da dove era partita la stagione interista.

Nella rincorsa affannosa della squadra di Pioli, i tre punti strappati all'Atalanta hanno per il momento un semplice valore numerico. Giornata positiva con un po' di terreno rosicchiato nella corsa al quarto posto. Napoli e Roma, invece, continuano a correre imperterrite e il peso dello scontro diretto perso con i giallorossi rischia di diventare una sentenza definitiva: la zona Champions rimane lontana 6 punti (8 quella che va ai gironi senza preliminare).

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Pioli, sboccia il feeling con il pubblico di San Siro

Ma il pomeriggio di San Siro va agli archivi anche come quello in cui è sbocciato il feeling tra Pioli e i tifosi interisti. Non era mai successo che il tecnico arrivato al posto di De Boer avesse un coro dedicato; è accaduto nella settimana in cui, ancora più insistente, è girata la voce del possibile sbarco di Antonio Conte a Milano nella prossima stagione per dotare l'Inter di un tecnico top cui affidare il rilancio in grande stile.

Magari chi ha cantato semplicemente non ama l'idea di un ex juventino in panchina. O forse ha fatto due calcoli e visto come Pioli, lavorando con serietà, è stato capace di rimettere in linea di galleggiamento una barca che stava affondando. Lo ha fatto senza lamentarsi mai del poco tempo a disposizione, restituendo all'ambiente dignità e voglia di lavorare.

Se fosse arrivato ad agosto...

Le proiezioni lasciano il tempo che trovano, ma i 37 punti racimolati da Pioli nelle 16 giornate alla guida dei nerazzurri portano, se spalmati sui 38 turni di un campionato, a quota 88. Un ritmo da Champions, visto che per lo scudetto ormai ne servono 90 e passa. Rimpiangere l'errore fatto imbarcando De Boer dopo Mancini non ha senso, ragionare su queste cifre per capire come muoversi in giugno invece è la base per non sbagliare.

Oggi Pioli pare padrone del mondo Inter. E' integrato con la squadra, amato dal pubblico e in piena fiducia. E' stato anche capace di scrollarsi di dosso la settimana difficile dello spareggio perso male contro la Roma con l'ipotesi Conte su tutti i giornali. Si sta costruendo la credibilità per inseguire fino in fondo la Champions League e avere la chance di riprovarci tra un anno. L'Inter è quasi al bivio decisivo: cosa fa Suning? Lascia o raddoppia?

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Giovanni Capuano