Suarez show: doppietta e bye bye Inghilterra
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Suarez show: doppietta e bye bye Inghilterra

Non doveva giocare e ha risolto lo spareggio da paura con gli inglesi. Che adesso hanno bisogno di due regali dall'Italia - La favola della Colombia - Lo speciale Brasile 2014

Vince l'Uruguay di Cavani e Sanchez, tornato in tempo dal suo viaggio nel dolore e nella paura per mettere il sigillo sulla notte che manda a casa gli ex Leoni indomabili e restituisce all'Uruguay la prospettiva di un Mondiale che pareva essersi disciolta con la figuraccia contro la Costa Rica. Non è così. Nella sfida tra condannate a vincere ha la meglio la squadra di Tabarez, fortunata all'inizio e poi migliore di un'Inghilterra poco riconoscibile, una delle peggiori versioni viste negli ultimi trent'anni con l'aggravante per Hodgson di aver incatenato alla panchina le forze fresche e talentuose che la Premier gli aveva suggerito, da Shaw a Lallana passando per Barkley. Che fossero migliori dei senatori in campo non è detto, ma una scossa sarebbe stata salutare e quando il vecchio Roy si è girato verso le riserve e ha chiesto a Barkley Lallana di alzarsi era troppo tardi.

Ha vinto l'Uruguay che ora dovrà conquistare con l'Italia i punti per la qualificazione. Ha vinto Luis Suarez e la sua voglia di esserci malgrado tutto. Ventotto giorni fa era sotto i ferri per ricostruire il menisco rotto in fase di preparazione. Un crac che aveva gettato nello sconforto un'intera nazione che si riconosce in lui, più che in Cavani, e che lo ha prescelto come leader indiscusso. Suarez ha messo il timbro sulla vittoria alla sua maniera, approfittando della solita dormita difensiva di Jagielka (a proposito, gli inglesi hanno incassato due gol su tre di testa) al primo tiro in porta della 'Celeste' e scaraventando in porta un destro di rabbia e potenza dopo il pareggio Rooney, quando la partita era ormai al tramonto. Doppietta dedicata a chi l'ha rimesso in piedi lavorando insieme a lui, giorno e notte. Non avrebbe dovuto giocarla, questa partita. L'Uruguay ha chiamato è il 'Pistolero' ha risposto presente.

Uruguay-Inghilterra 2-1: il goal vincente di Suarez

Il simbolo della resa inglese è Wayne Rooney, fuoriclasse unico e giocatore totale, ultimo ad ammainare la bandiera ma anche perseguitato da una sorte infame. Questa in Brasile è la sua terza partecipazione mondiale e, come le precedenti, rischiava di chiudersi in anticipo e senza la gioia di un gol (su 10 presenze): incredibile per un attaccante moderno e spietato come il 28enne del Manchester United. La sua scivolata su assist di Johnson (minuto 74) che ha illuso gli inglesi rompendo il digiuno dopo 759 minuti non è servita a nulla se non ad accentuare il rimpianto. L'inghilterra continua a disperdere con la nazionale il patrimonio accumulato con la Premier League che è il campionato più ricco e spettacolare del mondo, ma non produce talenti che trasformino la selezione in una macchina da vittorie. Hodgson sta fallendo come Capello in Sudafrica e come visto nel 2006 (fuori ai quarti contro il Portogallo) anche se l'aritmetica non lo condanna ancora. Se l'Italia batte Costa Rica e Uruguay e gli inglesi fanno almeno 2-0 contro i costaricensi la qualificazione è possibile.

La partita è stata bella e intensa. Meglio l'Inghilterra all'inizio con punizione vicino all'incrocio di Rooney (10') e poi incredibile trasferta da due passi dello stesso Wayne (31') a Muslera ampiamente battuto in entrambe le occasioni. Trovato il vantaggio con Suarez (39') la 'Celeste' ha avuto a disposizione una serie di match point, puntualmente mancati. Hart ha compiuto un miracolo su angolo di Suarez (49'), poi è stato graziato dalle due stelle uruguaiane arrivate a tu per tu davanti a lui, ma imprecise. La sveglia l'ha suonata il solito monumentale Rooney, prima impegnando Muslera in una parata da urlo (54'), poi trovando il pareggio. Il finale è stato con le due squadre al centro del ring a menare fendenti senza badare alla difesa. Sturridge ha avuto la palla della vittoria e l'ha messa fuori, Suarez ha armato il destro e trovato la rete che spedisce Sua maestà all'inferno e regala ancora una speranza all'Uruguay.

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Giovanni Capuano