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Icardi alla Roma, affare impossibile. Ecco perché non si farà

Voci nate per muovere una situazione di mercato difficile per l'Inter. La posizione di Conte e Wanda Nara in un muro contro muro

Quello tra l'Inter e Icardi sta diventando un muro contro muro di mercato in cui è difficile trovare una soluzione che possa accontentare pienamente le due parti. Tra le poche certezze c'è la volontà del club di cederlo questa estate, anche a costo di incassare meno del previsto perché reduce dalla peggiore stagione della sua carriera.

Una scelta maturata nei mesi scorsi, forse anche prima del caso della fascia da capitano tolta e della lunga assenza dell'argentino, ed avallata da Conte. L'unica dichiarazione ufficiale del neo allenatore dell'Inter è stata improntata al rispetto delle necessità della società ed è suonata tutto tranne che un assist a Icardi e al suo entourage.

Negli intrecci di mercato ci sono anche le voci di affari impossibili da realizzare. L'esempio è l'inserimento di Icardi tra Inter e Roma nella trattativa per portare a Milano Dzeko. Uno scenario inverosimile per portata economica dello sforzo che la Roma avrebbe dovuto sostenere, razionalità dello scambio e desideri degli interessati.

Però Icardi non rientra più nei progetti nerazzurri, questo è un fatto. E una soluzione va trovata anche se il nodo secondo l'Inter va sciolto in fretta perchè dall'addio dell'ex capitano passano anche alcune strategie di mercato compresa la plusvalenza che serve per chiudere in tutta serenità il bilancio al 30 giugno.

Voci e trattative di questo mercato

In questa partita a scacchi vanno inserite le voci di mercato o quelle di presunte richieste al giocatore e al suo entourage (niente presenze in tv, rinuncia alla procura o altro). Risulta che l'unico club che veramente continui a pensare a Icardi sia la Juventus, approdo che non dispiacerebbe nemmeno a Marotta a patto di imbastire uno scambio con Dybala su valutazioni alte che sistemerebbero entrambi i bilanci. 

C'è il problema dell'avversione di Dybala da superare e di equilibri finanziari che nella testa della Juve porterebbero l'Inter a dover tirare fuori un conguaglio per rendere l'operazione paritaria dal punto di vista dell'impatto economico. Tutto da mettere in piedi in pochi giorni. Non semplice.

All'estero il mercato attaccanti è fermo, basti pensare che uno come Griezmann che ha annunciato l'addio all'Atletico Madrid in questo momento è senza squadra e sta diventando un caso. In più Icardi e famiglia vogliono restare in Italia.

L'ipotesi Roma è durata lo spazio di qualche ora. Voce servita più che altro per provare a muovere lo scenario, ma immaginare uno scambio con conguaglio tra il 33enne Dzeko e il 26enne Icardi significa andare contro la logica e la corretta lettura della situazione delle due società a partire dalla Roma che, fuori dalla Champions, è alle prese con la necessità di tagliare qualche costo per far quadrare i conti.

Questa è la fotografia della situazione. A Marotta il compito di mettere i pezzi del puzzle nella corretta posizione per uscire dallo stallo in tempo per dare a Conte la squadra che il nuovo tecnico aspetta.

mauro icardi wanda naraANSA/DANIEL DAL ZENNARO

La posizione di Icardi

Il problema per l'Inter è che Mauro Icardi al momento non ne vuol sentire di traslocare. Lo ha scritto personalmente nell'ultimo messaggio rivolto ai tifosi e datato 17 maggio, nel quale informava di aver espresso alla società la volontà di restare, e lo ha ribadito la moglie e agente Wanda Nara.

La posizione è chiara: nessuna offerta verrà presa in considerazione, nessun rinnovo verrà sollecitato all'Inter, nessun incontro è stato fissato con Marotta. Icardi vuole presentarsi in ritiro e giocarsi le sue carte, convinto di poter cancellare sul campo le tracce dell'ultima stagione. 

Una scelta che non può andare bene alla dirigenza, anche perché il contratto dell'argentino scade nel 2021 e non è pensabile che rimanga ad Appiano a rilanciarsi per poi rimettersi sul mercato a un anno dalla scadenza, con la forza di poter decidere prezzo e tempi di una sua eventuale cessione e con l'Inter che a quel punto sarebbe obbligata ad accettare qualsiasi cosa da posizione di debolezza.

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Giovanni Capuano