I 5 top e i 5 flop della Coppa del Mondo 2014
Getty Images
Lifestyle

I 5 top e i 5 flop della Coppa del Mondo 2014

Messi il migliore del torneo? Non siamo d'accordo. La rivelazione è James Rodriguez, in evidenza anche Neuer e Muller - I 10 goal più belli  - I meriti della Germania

I 5 TOP DEL MONDIALE 2014

Manuel Neuer (Germania) - Il portiere del Bayern sorprende tutti. Gioca fuori dall'area, spesso con i piedi, quasi un libero aggiunto. Viene premiato come miglior estremo difensore del mondiale e risulta difficile non essere d'accordo. Classe 1986, è arrivato al Bayern nel 2011 dopo essersi messo in luce con lo Shalke 04. Anche il mondiale brasiliano ha confermato quello che in Germania dicono da tempo: è tra i primi tre portieri al mondo. 

James Rodriguez (Colombia) - Il talento colombiano del Monaco ha incantato il pubblico brasiliano con giocate e gol da cineteca che a lungo lo hanno fatto candidare per il premio di miglior giocatore al mondiale. Considerando la vittoria finale di Messi la sua premiazione non sarebbe stata poi così scandalosa, soprattutto alla luce delle prestazioni offerte dalla sua Colombia, tra le rivelazioni della competizione.

Thomas Muller (Germania) - Calciatore moderno e inarrestabile, bomber mondiale con 10 gol nella competizione a soli 25 anni. Erede di Klose per rendimento e prolificità in nazionale guida l'attacco della Germania ad una vittoria storica 14 anni dopo le giocate di Italia '90. Premiare Messi come miglior giocatore al suo posto è un'altra decisione incomprensibile che ha lasciato tutti sorpresi e delusi. 

Javier Mascherano (Argentina) - L'albiceleste torna in una finale mondiale e nonostante il gioco di Sabella non sia esteticamente di livello dopo tanti anni l'Argentina torna ad essere solida anche sulla linea difensiva. Merito anche dell'ex centrocampista del Liverpool reinventato centrale di difesa da Pep Guardiola. 

Ron Vlaar (Olanda) - Gli Orange chiudono il mondiale al terzo posto battendo il Brasile e tra i migliori in campo c'è il centrale dell'Aston Villa. Classe 1986 ha sorpreso tutti per la continuità delle sue prestazioni e per gli anticipi sempre puntuali sugli attaccanti avversari come in occasione delle sfide con Spagna e Cile. 

I 5 FLOP DEL MONDIALE 2014

Lionel Messi (Argentina) - Gol di pregevole fattura, ha guidato la sua nazionale fino alla finale ma il suo mondiale resta comunque una delusione. Contro la Germania viene spesso triplicato e il suo sguardo sembra perso come se rassegnato ad un inesorabile epilogo. Chiude il mondiale con una punizione alle stelle e ritira un premio non meritato, non il primo della carriera. 

Iker Casillas (Spagna) - L'incubo quattro anni dopo il sogno. La nazionale campione in carica esce al primo turno dopo aver perso contro Olanda e Cile. Protagonista in negativo è il suo capitano che dopo aver vinto la Champions League con il Real Madrid arriva in Brasile scarico e fuori condizione. I suoi errori sono gravi e condannano le furie rosse ad un'eliminazione che brucia e sembra traducibile come la fine del lungo ciclo di dominio spagnolo. 

Mario Balotelli (Italia) - Tra le peggiori delusioni del mondiale. La nazionale azzurra esce ai gironi e dopo il gol contro l'Inghilterra il suo talento evapora nel caldo brasiliano. Nella sfida contro l'Uguruay Prandelli lo toglie dopo 45' e un litigio che ne decreta la bocciatura. I compagni di squadra lo escludono smettendo di giustificarlo e pochi giorni dopo è proprio l'ex ct ad aumentare il carico: "Ha i colpi ma non è un campione". 

Igor Akinfeev (Russia) - Mentre forniva al parlamento russo le spiegazioni sul fallimento della nazionale ai mondiali Fabio Capello deve aver fatto il suo nome. Il ct aveva difeso il suo portiere titolare dopo la prima papera nel girone: "E' uno dei portieri migliori del mondo". Purtroppo dopo il decisivo errore con l'Algeria anche la riserva di giustificazioni si è esaurita. 

David Luiz (Brasile) - Il difensore pagato 50 milioni di euro dal Psg vive l'incubo di un mondiale che i brasiliani sognavano come un possibile trionfo. Il 7-1 subito contro la Germania resta uno dei risultati più umilianti nella storia del Brasile e l'ex mediano del Chelsea ha non poche colpe. Anche nella finalina contro l'Olanda offre una prestazione da dimenticare: 3-0 e neanche la soddisfazione della medaglia di bronzo. Sopravvalutato. 

I più letti

avatar-icon

Matteo Politanò