Alla scoperta della Bulgaria, primo ostacolo verso Brasile 2014
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Alla scoperta della Bulgaria, primo ostacolo verso Brasile 2014

"Lubo" Penev, ex protagonista nella Liga degli anni '90, è il ct della nazionale 89^ nel ranking Fifa. Un progetto nuovo che non conta più su Berbatov e Bojinov

Questa sera alle ore 20.45 a Sofia l'Italia di Prandelli inizia il girone B di qualificazione a Brasile 2014. La Bulgaria scenderà in campo con Mihaylov, V. Minev, Ivanov, Bodurov, Y. Minev, Milanov, Dyakov, Gadzhev, Popov, Gargorov e Manolev. Una nazionale giovane guidata dal commissario tecnico Penev, ex attaccante di spessore  con Valencia, Atletico Madrid e Compostela e sopravvissuto anche ad un tumore al testicolo. La Bulgaria dovrà fare a meno di Berbatov che dopo aver detto di no alla Juventus e Fiorentina abbandona anche la sua nazionale. Il nuovo progetto tecnico di Penev riparte da una squadra senza stelle ma con tanta voglia di stupire.

Sembrano lontani i tempi di Stoichkov, il pallone d'oro 1994 che ha reso grande il calcio bulgaro. Adesso in porta c'è Mihaylov, figlio del presidente della federcalcio, in difesa i centrali di Partizan e Litex Lovech Ivanov e Bodurov. La fantasia passa per i piedi di Dyakov, centrocampista del Ludogoretz Razgrad, squadra campione di Bulgaria. In attacco c'è da tenere d'occhio Popov, punta classe 1987 e giocatore con più presenze e gol in nazionale, 31 partite e 6 reti. Gioca nei russi del Kuban Krasnodar e potrebbe essere sostituito in avanti da Ivan Stoyanov del Ludogorec. Non sembra più esserci invece spazio in nazionale per Valeri Bojinov che dal 2004 ha raccolto 36 presenze e 7 reti.  

"Lubo" Penev è nipote di Dimitar Penev, ct della Bulgaria quarta al mondiale di Usa '94 dove venne eliminata dall'Italia di Sacchi. Schiererà un 4-3-3 molto offensivo nella speranza di esaltare i circa 15.000 tifosi attesi allo stadio Vasil Levski di Sofia. Prandelli sa che l'avversario non punterà a passare il girone ma è consapevole di come la giovane Bulgaria possa essere una mina vagante: "Sono preoccupato, perché troveremo una squadra rinnovata con forte spirito d’appartenenza. Giocheremo in uno stadio pieno, troveremo tante situazioni che ci possono creare problemi. In questo momento non posso pensare ad altro. Quando poi avremo la qualificazione matematica si potra’ programmare qualsiasi cosa".

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Matteo Politanò