Fuori da tutto ma il ranking sorride al calcio italiano
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Fuori da tutto ma il ranking sorride al calcio italiano

E' stata la seconda miglior stagione dal 2006: 14,416 punti. Respinto l'assalto della Francia con il record  di vittorie in Europa League - perché nel 2014 andrà meglio -

Quanto tempo passerà prima di tornare a vedere una squadra italiana sollevare al cielo la Champions League? O anche solo rinverdire i fasti degli anni Novanta quando la Coppa Uefa (oggi Europa League) era quasi il giardino di casa del nostro calcio? Molto perché il gap competitivo rispetto al resto d'Europa è evidente. Però nella settimana in cui Juventus e Lazio sono state eliminate chiudendo la nostra corsa europea prima dello scoglio delle semifinali abbiamo anche qualche motivo per consolarci.

La stagione 2012-2013 va in archivio come la seconda migliore negli anni dopo Calciopoli per risultati e rendimento. E' il famoso ranking Uefa che da due stagioni ci penalizza e ha fatto perdere la quarta squadra in Champions. Quest'anno l'Italia ha raccolto complessivamente 14,416 punti: meglio era andata solo nel 2009-2010, anno del Triplete dell'Inter. Segnali concreti di risveglio.

MEGLIO DI NOI SOLO LE NAZIONI GUIDA - Spagna e Germania dominano in questo momento il calcio europeo. Hanno qualificato due squadre a testa nelle semifinali di Champions (per i tedeschi è la prima volta di sempre) e guidano la classifica stagionale. Solo loro e l'Inghilterra hanno fatto meglio del nostro 14,416 mentre chi ci tallonava è rimasto indietro. La Francia si è fermata a 11,750 e il Portogallo, che ha ancora il Benfica in corsa, a 11,250.

LA GERMANIA RESTA LONTANA, PERO'... - Il terzo posto della Germania resta lontanissimo nel ranking generale: 78,186 punti loro (e non è finita) contro i nostri 64,147. Un gap incolmabile a lungo anche se il sistema degli scarti, per cui si tiene conto solo dei risultati degli ultimi cinque anni, lo renderà meno profondo col passare del tempo. Per esempio, nelle prossime tre estati recupereremo 'fisiologicamente' 8 punti senza nemmeno scendere in campo.

FRANCIA E PORTOGALLO RESPINTE - Quello che consola è che alle spalle l'assalto di Francia e Portogallo è stato respinto. Rischiavamo il sorpasso e, invece, abbiamo consolidato la nostra quarta posizione. La Francia (5°) è a 59,000 e il Portogallo (6°) a 58,668 con probabile sorpasso sui francesi. Crollata l'Olanda (solo 4,214 punti stagionali) che da qualche anno faceva meglio di noi. In proiezione per il gioco degli scarti abbiamo 0,9 punti di margine sul Portogallo nella prossima stagione.

RECORD DI VITTORIE PER LE NOSTRE SQUADRE - Il bilancio complessivo è soddisfacente: 24 vittorie, 13 pareggi e 17 sconfitte nelle 54 partite disputate dai nostri club (preliminari esclusi). E' il record nell'ultimo triennio. Abbiamo vinto il 44,4% delle volte contro il 38,6% di un anno fa e il 25% dell'annata post Triplete. Anche questo è un segnale confortante perché dimostra come, se non al livello di massima eccellenza, però possiamo essere competitivi contro le altre. E alcuni successi sono stati prestigiosi: la Juventus contro il Chelsea, il Milan contro il Barcellona e l'Inter contro il Tottenham.

FINALMENTE L'EUROPA LEAGUE - La differenza rispetto al passato l'ha fatta l'approccio all'Europa League. Nel 2010-2011 il bilancio nella seconda competizione era stato di 4 vittorie su 26 partite (15,3%), l'anno scorso di 6 successi su 18 (33,3%) con Palermo e Roma fuori ad agosto, mentre quest'anno Lazio, Inter, Napoli e Udinese sono salite al 44,4% (16 su 36) esattamente come Juventus e Milan in Champions League (8 su 18).

Speriamo che la tendenza sia confermata anche in futuro. I segnali non sono incoraggianti considerato come, ad esempio, in casa Inter ci si stia interrogando sui riflessi negativi dell'impegno europeo al giovedì che ha prodotto 6 sconfitte nei turni successivi di campionato. Di sicuro aver perso un posto in Champions ha spostato sull'Europa League almeno una big in più e l'effetto si è visto subito.

Nel maggio 2014 la finale sarà allo Juventus Stadium e potrebbe essere un incentivo a fare bene. In corsa per Amsterdam, invece, restano un'inglese (Chelsea), una turca alla prima volta di sempre (Fenerbache), una portoghese (Benfica) e una svizzera (Basilea): è anche il prodotto della rivoluzione di Platini che sta cercando di allargare la base dei possibili vincitori nelle competizioni.

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Giovanni Capuano