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EuroJuve, leoni a Stamford Bridge

Prova di carattere dei bianconeri contro il Chelsea. Pareggio in rimonta e vittoria sfiorata. Mancavano dalla Champions da tre anni

E' stata una Juventus di carattere, forgiata nel ferro e che non si è spaventata guardando negli occhi i campioni d'Europa. Non ha tremato nemmeno dopo essere andata sotto di due gol, colpita a freddo dal talento luccicante di Oscar, uno che a 21 anni appena compiuti ha già vinto un titolo mondiale Under 20 col Brasile (impreziosendolo con la tripletta decisiva nella finale) e la medaglia d'argento alle Olimpiadi.

No, la Juventus non ha tremato e torna da Stamford Bridge con un pareggio (2-2) che vale oro nella corsa agli ottavi di finale ma, soprattutto, regala un'ulteriore iniezione di autostima a una squadra che, finale di Coppa Italia esclusa, non perde una partita dal 15 maggio 2011. Benzina per l'entusiasmo dei bianconeri che ora si rituffano sul campionato con ancora maggiore convinzione di essere costruiti per arrivare a giocarsi tutto alla fine della stagione.

Il Chelsea aveva colpito due volte intorno alla mezzora del primo tempo con Oscar. Prima un tiro deviato da Bonucci e poi un capolavoro di destro a giro sotto l'incrocio. Ci ha pensato l'eroico Vidal, zoppicante per una storta alla caviglia, a riaprire il match al 38'. Poi nella ripresa Buffon ha sigillato la porta e nel finale Quagliarella (80') ha trovato sotto le gambe di Cech il gol del pareggio colpendo poco più tardi anche la parte alta della traversa.

Sarebbe stato un miracolo, un sogno. Forse è meglio così. "La lezione è che possiamo giocarcela e in Champions ci siamo anche noi" hanno spiegato Carrera e Buffon. E' vero e non era scontato contro il Chelsea profondamente cambiato dalla squadra vittoriosa a maggio, ma che ha talento e gioventù da vendere. Ora il girone è in discesa; nell'altra partita lo Shakthar Donetsk ha battuto 2-0 il Nordsjaelland.

La Presse

La gioia dei giocatori della Juventus dopo il pareggio a Stamford Bridge

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Giovanni Capuano