Francia, qualificazione in extremis. Ma Pogba rimane un caso
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Francia, qualificazione in extremis. Ma Pogba rimane un caso

Euro 2016, la squadra di Deschamps abbonata alle vittorie nel finale. Lo juventino entra, ma non convince la critica in patria

Prima Payet contro la Romania quando tutti stavano per mandare all'archivio un pareggio sorprendente. Poi il duo formato da Griezmann e dallo stesso Payer per piegare la stoica resistenza dell'Albania di Gianni De Biasi, beffata a un passo dal traguardo del punticino che avrebbe tenuta viva la speranza di qualificazione. I transalpini sono volati per primi agli ottavi di finale, ma lo hanno fatto senza convincere.

Specialisti in successi in extremis, hanno festeggiato due volte oltre i propri meriti lasciando, però, una gran quantità di dubbi circa la reale consistenza di una nazionale indicata alla vigilia del torneo tra le favorite. Quanto vale questa Francia? Ha tutti i titoli per arrivare a Parigi il 10 luglio o è troppo fragile?

Le scelte di Deschamps e il passo indietro

Di sicuro Deschamps non ha avuto le risposte che cercava dalle seconde linee, mandate in campo in massa contro l'Albania per cercare soluzioni differenti dopo le difficoltà incontrate nerl match di debutto con la Romania. I 90 minuti dello Stade de France sono costati il posto da titolare a Pogba e Griezmann, oltre a un conversione sul 4-2-3-1, ma nessuno dei nuovi ha convinto a pieno.

A Marsiglia il ct ci ha ripensato già nell'intervallo, togliendo Martial e inserendo Pogba. Poi, a metà ripresa e con il muro albanese che non cadeva e che, anzi, cominciava anche a produrre qualche pericolo offensivo, è arrivato anche il secondo cambio: fuori Coman e dentro Griezmann. Restaurazione. L'attaccante dell'Atletico Madrid ha firmato il gol del vantaggio quasi al 90' e tutto è andato per il meglio, ma la riflessione andrà proseguita.

Pogba, ancora critiche e dubbi

L'immagine della serata, però, è stato lo sguardo basso di Paul Pogba relegato in panchina all'inizio. Lo juventino ha pagato la pessima prestazione del debutto e l'atteggiamento non perfetto nei giorni successivi, compreso il ritardo nel presentarsi a pranzo (in ciabatte) che non è stato apprezzato da Deschamps. Dunque esclusione e poi ingresso per una prestazione appena sufficiente. Nulla di più.

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La critica francese lo ha bocciato ancora. "Non ha chiarito tutti i dubbi al contrario di Griezmann" ha scritto L'Equipe che in pagella gli assegnato un voto di 4/10 e gli ha riservato l'appellativo di "torinese". Niente applausi. Sarebbe stato pescato anche in un gesto di rabbia verso la tribuna stampa dopo il successo. Rapporto non semplice: che sarebbe stato sotto pressione era prevedibile, ma l'avvio d'Europeo per l'uomo da 100 milioni di euro è stato più duro di ogni immaginazione.

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Giovanni Capuano