Donnarumma i post (imbarazzanti) su Facebook: perché non li pubblichiamo
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Donnarumma i post (imbarazzanti) su Facebook: perché non li pubblichiamo

Il giovanissimo portiere se la prendeva con Conte, arbitri, Juventus, Inter e... Ma aveva solo 13 anni e il diritto di sbagliare

Gigio Donnarumma aveva poco più di 13 anni quando su Facebook cazzeggiava con gli amici parlando di calcio e vacanze, scrivendo di Conte e arbitri, incitando il suo Milan, prendendosela con gli arbitri, chiedendo la testa di Allegri e facendosi trascinare da napoletano verace nelle polemiche anti-Juve. Andava alle medie, era un progetto di campione e nulla più e aveva tutto il diritto di parlare e scrivere come tutti i tredicenni d'Italia fanno. Ogni giorno.

Adesso che Gigio è diventato il titolare del Milan quei post imbarazzanti sono riemersi dal passato e sono stati pubblicati. Per dimostrare cosa? Al massimo che Donnarumma a tredici anni aveva la testa di un qualsiasi preadolescente. Null'altro. Non c'è una singola riga di quei post che possa avere un senso riletta oggi, non gli insulti ad alcuni futuri colleghi e nemmeno l'ironia a colpi di like e condivisioni su Conte e dintorni.

Quei post dovevano essere cancellati per tempo da chi si occupa dei calciatori di primo livello, aiutando Gigio a non cadere nella trappola. Ma, in tutta sincerità, avrebbero dovuto restare sepolti nel passato senza che qualcuno si esercitasse nell'archeologia social per creare un caso che non esiste. Non tutto è consentito nell'era della condivisione virale. Il giornalismo serve anche per mettere un filtro, contestualizzare e - se necessario - fare un passo indietro.

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Giovanni Capuano