Dieci Bendtner fanno un Del Piero?
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Dieci Bendtner fanno un Del Piero?

Il top-player della Juve ha finalmente un volto: Bendter. Ma siamo sicuri che fosse proprio la pedina che serviva ad Antonio Conte per alzare il livello tecnico della squadra

Piccola premessa. Se l’obiettivo era quello di sostituire Borriello con un giocatore forte fisicamente, capace di dare un punto di riferimento lì davanti, specie sulle palle alte, allora la Juve ha fatto centro. Ma se invece si cercava un fuoriclasse, uno capace di alzare il livello tecnico della squadra e di mettere paura alle grandi d'Europa, insomma se si cercava il top player di cui tanto si è parlato allora non ci siamo.

Intendiamoci. Nicklas Bendtner, il danesone che ha appena firmato per la Juve non è un bidone. Ha il fisico, ha buona tecnica (sa anche rifinire) e un destro che può far male. E poi ha 24 anni, il che lascia pensare che non sia un giocatore arrivato.

Ma l’impressione è che non sia quello che serviva alla Juve o, meglio, alla Juve di Conte. Una squadra che – ce lo ha detto il campo lo scorso anno – difetta di personalità e di freddezza quando arriva nell'area piccola .

Insomma sulla carta Bendtner (ma speriamo che il campo ci smentisca) non è quello che ci farà vincere le tante partite di campionato dove serve buttarla dentro (qualcuno ha detto Berbatov?), né tanto meno quello che porterà gli allenatori avversari a predisporre la classica “gabbia” di marcatura.

Senza contare che in un calcio nel quale il ruolo della prima punta forte fisicamente è sempre più demodé (persino sull'erba inglese) o ti chiami Ibrahimovic o devi faticare per conquistarti un ruolo da protagonista (e da titolare).

Faticare, appunto. Non da ultimo c'è l'aspetto caratteriale. Se Marotta cercava un “top professional”, allora Mister Conte avrà il suo bel da fare per domare le numerose intemperanze comportamentali di cui il ragazzo danese si è reso protagonista durante la sua permanenza in Inghilterra.

Di buono c’è la formula dell’acquisto, quella del prestito con diritto di riscatto, che tutto sommato consente alla Juve di ritornare sui suoi passi in caso di flop. La domanda però nasce spontanea: se queste erano le reali intenzioni di Marotta e Paratici perché non infilarsi nella trattativa che ha portato Destro dal Siena alla Roma o Borini dalla stessa Roma al Liverpool?

E soprattutto (tocca ripeterci ma è più forte di noi), siamo proprio sicuri che in una linea offensiva composta da Vucinic-Giovinco-Matri-Quagliarella- Bendter non ci fosse spazio per Alessandro Del Piero, uno che alla sua ultima stagione in Champions uscì dal Santiago Bernabeu accompagnato da una standing ovation?

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