Da West a Weah, l'esercito dei Dorian Gray
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Da West a Weah, l'esercito dei Dorian Gray

Dopo le voci sulla falsa età del nigeriano ecco l'elenco degli indiziati. Basti pensare che a Monrovia, dove è nato Weah, non c'era neanche l'ufficio anagrafe...

La notizia (da confermare) sulla finta età di Taribo West scatena il finimondo. Secondo il presidente del Partizan Belgrado il difensore nigeriano ex Inter e Milan si sarebbe più volte cambiato la data di nascita per risultare più giovane e trovare quindi ingaggi più alti: "Quando West è arrivato al Partizan nel 2002 ha dichiarato di avere 28 anni. Solo più tardi abbiamo scoperto che ci aveva mentito e che in realtà ne aveva 40. Però, visto che giocava bene, non mi sono mai pentito di averlo preso in squadra" ha dichiarato il patron del Partizan Zarko Zecevic. A conferma della tesi ci sarebbe un episodio simile successo qualche tempo dopo quando West si propose al Rijeka sostenendo di avere 32 anni invece dei reali 44.

Una voce che non sorprende nessuno, l'ennesima in un mondo del calcio che più volte è stato beffato dalla folle anagrafe africana. Non è infatti un segreto di come nel continente nero il registro dell'anagrafe permetta molta improvvisazione. Uno dei casi più recenti è quello denunciato dall'avvocato Adokiye Amiesimaka, ex presidente dello Sharks Football Club: "Nella stagione 2002-03 ero presidente dello Sharks Football Club di Port Harcourt. Creai una formazione under 20 di ragazzi appena diplomati e la allenai personalmente. Uno di loro dichiarò di avere 18 anni ma sette anni dopo, nel 2010, era il capitano della nostra attuale Nazionale under 17". Sono tante le rappresentative africane che mentono sull'età dei loro giocatori e molti di questi sono passati dal campionato italiano. La moda di falsificare l'età ha riguardato anche Roger Milla, il giocatore del Camerun che raggiunse il massimo della carriera oltre i 35 anni, che ha ammesso di aver barato sulla sua età ad inizio carriera. Tra i casi più eclatanti quello che riguardò Eriberto, giocatore brasiliano classe 1979 che si scoprì poi essere Luciano, esterno classe 1975. Patteggiò una squalifica di sei mesi con una multa di 160 mila euro.

Mai chiarita invece la posizione di Abedi Pelè, tre volte pallone d'Oro d'Africa che giocò nel Torino dal 1994 al 1996. Prima si vociferò che in realtà fosse nato due anni prima del 1964, altri sostenevano invece fosse addirittura stato più giovane e costretto a falsificare i suoi documenti per partecipare ad un torneo giovanile appena diciottenne. Forti dubbi anche sull'età di George Weah, ufficialmente classe 1966 ma per molti in realtà nato nel 1963. A Monrovia non esisteva infatti un vero e proprio ufficio anagrafe. Stessa storia anche per Anthony Yeboah, ufficialmente nato in Ghana nel 1966 ma per molti almeno quattro anni più vecchio. Accuse sono state rivolte anche all'ex interista Victor Obinna, nigeriano classe 1987, che nel 2009 fu sottoposto ad un esame osseo insieme ad altri compagni di nazionale per evitare trucchi. In seguito agli accertamenti 16 giocatori furono esclusi dai mondiali under 17 perché già maggiorenni. La federazione nigeriana scoprì che Obinna disponeva di due passaporti, uno con la sua età reale e uno alterato. Il giocatore fu scoperto ed escluso dai Mondiali di categoria in Olanda mentre alle Olimpiadi di Pechino partecipò al torneo riservato agli Under 23: ufficialmente aveva 21 anni, ma in molti credono che sia un classe 1985.

Medhat Shalaby, responsabile della comunicazione della Federazione egiziana che ha anche organizzato i Mondiali under 20, parla chiaro: "tutti i tornei giovanili vivono la piaga delle false certificazioni. In paesi come Nigeria, Ghana e Camerun sono state riscontrate centinaia di irregolarità". Il malcostume di truccare l'età non sembra però una piaga unicamente africana. Nel 2010 Repubblica pubblicò un'inchiesta a cura di Lorenzo Tondo raccontando come nella zona campana diverse società truccassero l'età di baby calciatori che a 14/15 anni venivano spacciati per undicenni di fronte agli uomini della Federazione. Voglia di non crescere, Dorian Gray ed eterni Peter Pan, giovani per finta, finti per davvero.

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Matteo Politanò