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ANSA/ROBERTO BREGANI
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Inter, ecco perché Conte lancia l'allarme infortuni

Il tecnico parla di rosa ai minimi termini e chiede interventi sul mercato. Ma non attacca Marotta come fece all'epoca della Juventus...

Lo sfogo di Conte nel post-partita contro il Parma ("Difficile portare avanti contemporaneamente Champions e campionato con una rosa ridotta all'osso") solo apparentemente può sembrare un attacco alla società e alle scelte dello scorso mercato.

L'analisi del tecnico è lucida, magari resa più aspra dalle delusione per l'occasione di sorpasso in vetta sciupata dopo il pareggio della Juve a Lecce. Sono concetti già espressi nei mesi scorsi e sui quali Conte si è sempre misurato in maniera costruttiva, sottolineando la condivisione del percorso di crescita di un club che si sta affacciando adesso al salto di qualità che dovrà portare a diventare l'anti-Juventus con continuità.

Nessun paragone con il Conte della rottura juventina

Non c'è nessun paragone, dunque, con il Conte del periodo di rottura con la Juventus, quello del ristorante da cento euro impossibile da frequentare avendo in tasca un budget al massimo di dieci. Marotta e l'allenatore leccese recitano due parti dello stesso copione, facendo l'uno da stimolo e schermo per l'altro. Era stato così anche in estate, nelle settimane calde del caso Icardi e della difficoltà di chiudere per Lukaku mettendo almeno un attaccante di peso nella rosa.

Più volte Conte ha ricordato come il mercato nerazzurro sia stato di sostituzione e non di rafforzamento: fuori Nainggolan, Perisic e Icardi, dentro giocatori al posto loro. Chiaro che Antonio sia convinto di aver ricevuto quello che voleva e poteva avere nel suo approccio con il mondo interista, ma altrettanto evidente il tentativo di togliersi di dosso la pressione di dover subito vincere.

Cosa succede sul mercato di gennaio?

Marotta continua a ripetere che a gennaio si farà poco e con la consapevolezza che è difficile trovare giocatori che spostino gli equilibri di una squadra. Conte parla di riflessioni da da fare insieme alla società per capire dove intervenire. Sembrano parlare lingue diverse e, invece, dicono la stessa cosa.

Dalla Spagna rimbalzano voci sempre più insistenti di contatti avviati con il Barcellona per Rakitic e Vidal: nomi pesanti che stravolgerebbero le gerarchie del centrocampo. Tutto ruota attorno alla caapcità di tenere vivo il sogno di un duello con la Juventus, la chiave per convincere Suning ad anticipare qualche investimento previsto per la prossima estate.

Ecco, l'altra notizie uscita dallo sfogo di Conte è la conferma che l'allenatore ha visto quel piccolo margine per provare a dar fastidio da subito alla Juventus. Per questo soffre all'idea di non poter competere alla pari come profondità di rosa e per questo si espone in prima persona, facendosi acceleratore di quel processo di crescita che rivendica ma che, allo stesso tempo, vorrebbe il più breve possibile.

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Giovanni Capuano