Le città del Mondiale: Manaus
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Le città del Mondiale: Manaus

Le sedi dei Mondiali raccontate da chi ci è nato. La nostra guida per la settima tappa è la poetessa Marcia Theophilo, candidata al premio Nobel 2014 - Lo speciale Brasile 2014

In collaborazione con l'Ufficio culturale dell'Ambasciata del Brasile, vi proponiamo un viaggio alla scoperta delle 12 città che ospiteranno il Mondiale 2014. L'ottava tappa è Manaus, sede della prima gara dell'Italia.

La guida
Si chiama Marcia Theophilo e lavora a Roma dal 1971 come poetessa e antropologa. Dal 2009 è membro onorario dell'Accademia mondiale della Poesia. E' candidata al premio Nobel per la Letteratura. “Sono stata coinvolta nei principali fatti sociali e politici del mio Paese. Ero giornalista nell'epoca di una legge di censura imposta dalla dittatura militare. Negli anni Settanta finisco in Italia il dottorato in Antropologia. E dopo i disastri, le guerre e le dittature, il poeta tenta un inizio, avanza verso un nuovo giorno. Vengo da luoghi lontani. Mia nonna era nativa dell'Amazzonia e mi ha raccontato durante la mia infanzia i fatti della foresta che più tardi ho capito che non erano favole. A Manaus, il reale è l'immaginario, quel che appare strabiliante a un europeo, per un brasiliano che abita vicino alla grande foresta èun evento quotidiano. Vengo da luoghi antichi, quei luoghi che vado ancora percorrendo, perlustrando”.

Cosa vedere
“Il più grande albergo costruito sugli alberi nella giungla, l'Ariau Amazon Towers, ha una serie di ponti e passerelle che permettono agli ospiti di accedere alla struttura. Si trova a 60 chilometri a nord-ovest di Manaus, nella destinazione sicuramente preferita dagli ecoturisti, che lì possono scoprire la foresta amazzonica, nuotare con i delfini rosa e fare trekking. In città, il Teatro Amazonas è la massima espressione delle ricchezze passate; con i suoi marmi italiani, i lavori e gli arredi in legno europeo. Vicino al mercato partono le barche per andare a vedere l’incontro delle acque: a mezz’ora di navigazione, il Rio Negro e il Rio Solimões confluiscono formando il Rio Amazonas. Le acque scure del primo scorrono per chilometri vicino a quelle verdastre del secondo prima di fondersi. Le barche risalgono anche le igarapés, i bracci d’acqua che s’inoltrano nella giungla.

Partono da qui anche le navi che in cinque giorni raggiungono Belém, sulla costa atlantica, o in due giorni e mezzo Santarém nel Pará. Si fa sosta nei villaggi fluviali e si assiste a un altro incontro delle acque quando il limpido Tapajós si getta nel torbido Amazonas. Per esplorare la cultura amazzonica senza lasciare Manaus, si visitano il Museu do Indio, che propone 1600 manufatti di diverse etnie indigene dell’alto Rio Negro, e il Museo de Ciências Naturais de Amazônia, con uccelli e pesci imbalsamati e collezioni di insetti, soprattutto farfalle e ragni giganti”.

Cosa evitare
“Bere acqua del rubinetto. E' necessario prevenire le punture di insetti e prepararsi ad affrontare il caldo tropicale umido”.

Cosa mangiare
“La cucina di Manaus per la sua origine culturale è ricca di erbe, spezie, e diversi tipi di peperoni. Tre consigli su tutti. Il tacacà è una sorta di zuppa, un brodo preparato con tucupi - liquido ricavato dalla manioca macerata - tapioca, gamberetti essiccati e jambu. Il jambu è un tipo di verdura che può essere affettato come un cavolo. Il tambaqui è da molti considerato il pesce più delizioso del mondo. Può essere cotto in forno o stufato. La tapioca o manioca è una prelibatezza indigena Tupi-Guarani. Il ripieno può variare a seconda dei gusti. Può essere servita solo con burro, formaggio o tucumã, un frutto tipico”.

Cosa indossare
“Clima caldissimo e umido, usare tessuti in cotone o lino leggero, consigliate scarpe comode e chiuse per le escursioni nella foresta”.

Forse non tutti sanno che...
“Uno degli ultimi rifugi dei delfini rosa è la riserva naturale Xixuaú, una vasta area di foresta tropicale primaria situata nel cuore dell’Amazzonia brasiliana, nello stato di Roraima, 500 km a nord di Manaus. La riserva è gestita in maniera autonoma e volontaria dai nativi Caboclos, che oltre 20 anni fa si sono uniti e hanno dato vita all’Associazione Amazônia, un’organizzazione ambientalista nonprofit che opera per preservare la foresta e migliorare le condizioni di vita delle popolazioni tradizionali. Proprio a questo scopo, gli indigeni lottano ogni giorno per difendere la loro terra, monitorando il territorio, proibendo l’accesso a bracconieri e pescherecci illegali, ostacolando le imprese di legname, preservando l’ecosistema e le numerose specie animali e vegetali che vi abitano, tra cui i delfini rosa”.

Calcio: indicazioni per l'uso
Con 40 titoli nazionali, il Nacional di Manaus è il club più popolare dello stato di Amazonas. Tra le sue file, negli anni Settanta, ha giocato anche l'ex centrocampista di Roma e Sampdoria, Toninho Cerezo. L'Arena Amazonia ospiterà la prima gara degli azzurri al mondiale.

Numeri e curiosità

Fondata nel 1669
Abitanti: 1.802.014 (censimento 2010)
Altitudine: 92 metri sul livello del mare
Fuso orario: UTC-4 (le 12 a Roma, le 6 a Manaus)
Stato federato: Amazonas
Sono nati a Manaus, tra gli altri, il calciatore Lima (ex Lecce, Bologna, Roma e Brescia) e l'ex pilota della Formula 1, Antonio Pizzonia.

Le partite del Mondiale

14 giugno – Inghilterra-Italia (fase a gironi)
18 giugno – Camerun-Croazia (fase a gironi)
22 giugno – Stati Uniti-Portogallo (fase a gironi)
25 giugno – Honduras-Svizzera (fase a gironi)

Twitter: @dario_pelizzari

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Dario Pelizzari