God save Chelsea (e il ranking italiano)
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God save Chelsea (e il ranking italiano)

La sconfitta del Benfica blinda il nostro quarto posto. Ma tra un anno rischiamo...

God save Chelsea e ringrazi in eterno Ivanovic che con il suo colpo di testa ha reso felice non solo il popolo dei Blues ma anche il calcio italiano. Il dramma sportivo del Benfica è per le nostre squadre una bella notizia. Saremo cinici, ma sapere che il quarto posto nel ranking Uefa è, almeno per il momento, blindato consente di andare in vacanza con l'animo un po' più sereno anche se da agosto bisognerà cominciare a correre.

In gioco non c'era tanto la posizione alla fine di questa stagione. Eravamo quarti e lo saremmo stati a prescindere dal risultato di Amsterdam. Sul piatto c'erano le gerarchie a partire dall'estate quando, per il gioco degli scarti, il Portogallo si avvicinerà in maniera sensibile all'Italia e in caso di vittoria del Benfica avrebbe potuto anche ipotizzare un immediato sorpasso.

QUARTI DOPO UNA STAGIONE POSITIVA - Manca ancora la finale di Champions League ma poco cambia perché, essendo un derby tedesco, il saldo pro-Bundesliga resterà invariato a prescindere dal risultato. La stagione si chiude con in testa la Spagna (88.025) davanti a Inghilterra (82.936) e Germania (al momento 79.328). Poi arriva l'Italia con i suoi 64.147 punti che rappresentano un margine di sicurezza su chi sta alle spalle: Portogallo (59.168) e Francia (59.000).

E' stata una buona stagione per il nostro calcio che si è posizionato alle spalle solo delle tre nazioni di riferimento racimolando 14.416 punti, la seconda miglior prestazione dal 2006 ad oggi con l'unica eccezione della stagione in cui l'Inter sollevò la Champions League a Madrid (15.428). Inversione di tendenza importante grazie soprattutto a un atteggiamento migliore in Europa League dove le nostre squadre hanno complessivamente vinto 16 delle 36 partite disputate (44,4%) perdendone solo 12 (22,2%). Per dare un termine di paragone, un anno fa le vittorie erano state il 33,3% e le sconfitte il 27,7% e nel 2010-2011, annus horribilis, addirittura il 15,3% di successi (4 su 26) e il 30,7% di sconfitte. Un ringraziamento a Lazio e Inter.

L'ANNO PROSSIMO RISCHIO SORPASSO - Ci siamo salvati ma, per il gioco degli scarti, la prossima stagione ci vede a rischio sorpasso da parte del solito Portogallo. Ad agosto spariranno i punti del 2008-2009: sono 11.375 per noi e 6.785 per i portoghesi con saldo negativo di 4.590. Il nostro margine di vantaggio, insomma, sarà risicatissimo: +0.389. Un nulla. E l'anno successivo andrà anche peggio perché noi scarteremo i 15.428 punti dell'anno della Champions dell'Inter e il Portogallo solo 10.000 punti.

Tradotto in numeri significa che anche ripetere la stagione appena terminata, in cui abbiamo guadagnato 2.666 punti sui lusitani non sarà sufficiente per evitarci di scivolare in quinta posizione all'inizio della stagione 2014-2015. Non cambierà nulla perché fino al settimo posto il numero di squadre iscritte a Champions ed Europa League è invariato, però sarà un passo indietro doloroso da digerire.

ATTENTI A RUSSIA E UCRAINA - La buona notizia è che, sempre per il gioco degli scarti, se ricominciamo a correre man mano ci lasceremo alle spalle anche le stagioni peggiori e la risalita potrà essere in tempi accettabili anche se pensare di recuperare la terza posizione, distante ora oltre 15 punti è irrealistico.

Chi bisogna temere alle spalle? La Francia è la più vicina ma ha un andamento costante nell'ultimo quinquennio abbastanza simile al nostro. Poi ci sono Ucraina (7°) e Russia (8°) che sono attualmente staccate di circa 15 punti. Sono due movimenti emergenti come dimostrano i risultati dello Shakhtar, ma è anche vero che, solo prendendo in considerazione le ultime due stagioni, sono rimaste indietro rispetto all'Italia rispettivamente di 4.9 e 4.6 punti. 

IN ESTATE URNA BOLLENTE - La cattiva notizia è che in estate i nostri club saranno fortemente penalizzati nell'urna di Nyon. Nessuna testa di serie in Champions League e squadre confinate tra la terza e la quarta fascia. Impossibile delineare già adesso la situazione perché mancano i verdetti dei campionati e dei preliminari, ma la certezza è che sarà un'annata tutta da vivere di rincorsa. Sarebbe servita l'Inter in Champions, l'unica con lo status di testa di serie, ma i nerazzurri non faranno nemmeno l'Europa League.

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