Italia e club: l'anno prossimo 90 giorni con la nazionale
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Italia e club: l'anno prossimo 90 giorni con la nazionale

Ecco tutte le date di un calendario folle (a spese delle società): giocatori in ritiro da 6 a 12 settimane...

Di sicuro Conte non è l'unico ct al quale piacerebbe poter lavorare più tempo con la sua nazionale. Prima di lui ci hanno provato in tanti, con fortune molto limitate, e il rapporto tra club e federazioni non è semplice a Coverciano come nel resto del mondo. Il nodo è per tutti lo stesso: quali interessi devono essere tutelati in via primaria? Quelli dei club, che pagano i giocatori e finanziano l'attività calcistica di alto livello, o quelli delle rappresentative? Posizioni difficilmente conciliabili, anche se i regolamenti Fifa ricavano già uno spazio adeguato alle nazionali con un calendario che prevede il rilascio obbligatorio dei gicoatori convocati per un totale non inferiore ai 45 giorni nelle stagioni 'dispari', quelle cioè senza fasi finali del Mondiale o, nel caso delle federazioni Uefa, dell'Europeo. Negli anni pari, invece, si va abbondantemente oltre e il meccanismo comprime in maniera notevole le possibilità di movimento delle società.

Stagione senza Mondiali: da 45 a 81 giorni in nazionale

Dunque non dovrebbero esserci problemi di sorta. E' difficile sostenere che 45-50 giorni in un anno siano una percentuale troppo bassa. I club ne farebbero volentieri a meno, ma le regole Fifa li obbligano alla collaborazione con le federazioni. Prendiamo il calendario di questa stagione (2014-2015). La Fifa ha prenotato per le amichevoli o le gare ufficiali i seguenti slot: 1-9 settembre 2014 (9 giorni), 6-14 ottobre (9 giorni), 10-18 novembre (9 giorni) 23-31 marzo 2015 (9 giorni) e 8-16 giugno (9 giorni). In tutto fa 45 giorni per l'attività ordinaria.

A questo vanno aggiunti i periodi per le manifestazioni arrivate alla fase finale: Coppa d'Asia (9-31 gennaio 2015), Coppa d'Africa (17 gennaio-8 febbraio 2015) e Coppa America (11 giugno-4 luglio 2015). Sulla carta sono altri 22 giorni che sono preceduti, però, dai 14 di ritiro obbligatorio prima del debutto. Tradotto in soldoni, significa che un giocatore che dovesse arrivare sino all'atto conclusivo non è a disposizione del suo club per un totale di 81 giorni: quasi tre mesi. Al netto degli spostamenti, che spesso allungano il periodo di assenza e spesso, come nel caso degli africani e degli asiatici, nel bel mezzo degli impegni dei propri club.

Cosa accadrà con Euro 2016? Azzurri assenti per 12 settimane

L'anno prossimo, invece, toccherà agli Europei e la convivenza non sarà semplice. Il calendario Fifa e Uefa è già scritto da tempo e prevede ben 4 date per gare ufficiali o amichevoli: 31 agosto-8 settembre, 5-13 ottobre, 9-17 novembre e 21-29 marzo 2016. Poi sarà il momento di volare in Francia (si spera), il che costringerà la Lega a chiudere il campionato entro la metà di maggio per dare a Conte almeno le due settimane di preparazione a Coverciano prima del via della manifestazione che è in programma dal 10 giugno al 10 luglio. Per le federazioni non europee, invece, è prevista un'altra finestra di match a giugno. Il conto è semplice. Gli azzurri e tutti gli altri nazionali europei lavoreranno per la Figc e per le rispettive federazioni (non per le proprie società) da un minimo di 70 a un massimo di 90 giorni. Poi andranno in ferie e saranno arruolabili a metà agosto, togliendo opportunità di preparazione e business o, mettendosi a rischio infortunio per il resto dell'annata.

"la Pallonata": la Coppa delle Nazioni e la coerenza di Platini


I calendari affollati di Fifa e Uefa (a spese dei club)

Da tempo Blatter e Platini si battono contro i maggiori club europei per chiedere una riduzione dei calendari. Si gioca troppo e la qualità rischia di scendere, logorando i campioni ed esponendoli a fatiche esagerate. Peccato che gli stessi organismi internazionali non facciano nulla per ridurre l'impatto degli impegni. La Fifa ha reso appuntamento fisso la Confederations Cup nell'anno che precede il Mondiale obbligando le società a rilasciare i giocatori. L'Uefa ha approvato la nuona Coppa per Nazioni che dal 2018 sostituirà le amichevoli mettendo in palio soldi, prestigio e posti per l'Europa successivo. non un favore a ct e calciatori che non potranno nemmeno più programmare sperimentazioni e gare un po' più soft.

Nel 2016, poi, è in calendario anche la Coppa America del centenario (3-26 giugno): altri 21 giorni più ritiro. E poi ci sono le Olimpiadi a Rio de Janeiro in agosto e tutta l'attività delle nazionali giovanili che, ovviamente, si sovrappone a quella del fratelli maggiori. Nessuna si tira indietro, insomma. Non lo fanno Blatter e Platini, non si capisce perché dovrebbero cominciare i club che pagano gli stipendi ai calciatori.

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Giovanni Capuano