Roma: Pallotta vuole il modello Manchester City, a partire dallo stadio
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Roma: Pallotta vuole il modello Manchester City, a partire dallo stadio

Il presidente in trasferta con la squadra per studiare il club e l'impianto di proprietà. Che avrebbe l'Ethiad come sponsor anche nella capitale

Sul campo la Roma ha dato una lezione di calcio ai campioni di Inghilterra. Un 1-1 che andava stretto ai calciatori di Garcia, autentici dominatori all'Ethiad Stadium nella notte di Champions League. A livello societario, altresì, il patron giallorosso James Pallotta guarda proprio al club inglese quale modello da imitare per completare il processo di crescita e consolidamento nel gotha del calcio europeo.

Non a caso il presidente americano era presente al seguito della squadra capitolina nella trasferta inglese proprio per conoscere da vicino l'organizzazione del City. In particolare, uno dei grandi progetti coltivati dall'imprenditore statunitense è legato al nuovo stadio di proprietà della Roma, e il modello da seguire e imitare è proprio quello dell'Ethiad Stadium. La Raptor, società facente capo appunto a Pallotta, è in contatto da settimane con gli uomini di Ethiad per la stipulazione di una possibile partnership con Totti & compagni. Nell'incontro con la famiglia Mansour si è quindi parlato di questi aspetti di management e della sottoscrizione di un accordo per la costruzione del nuovo impianto sportivo romanista.

Ethiad Airways controlla l'Alitalia ed è appunto presieduta da Khalifa bin Zayed, fratello dello sceicco proprietario del City. Il dialogo è stato positivo e le parti hanno intenzione di riaggiornarsi nelle prossime settimane, magari in occasione del match di ritorno all'Olimpico. La Roma non ha ancora un main sponsor da far campeggiare sulla propria maglia e proprio la compagnia emiratina potrebbe griffare i giallorossi, con in ballo anche il naming rights del futuro stadio, un impianto che sorgerà a pochi chilometri dall'aereoporto di Fiumicino, hub di riferimento della medesima Alitalia-Ethiad. Pallotta vorrebbe almeno 15 milioni all'anno per concedere la nomenclatura della nuova casa romanista.

Il fenomeno della cessione del naming dello stadio è molto in voga nei principali club del Vecchio Continente. L'Arsenal incamera 45 milioni di euro all'anno grazie all'Emirates; mentre il Bayern ne ha incassati addirittura 90 per la partnership trentennale con l'Allianz, che ha griffato l'Arena di Monaco di Baviera. Gli emiri di Abu Dhabi hanno già bussato pure alla porta del Real Madrid per affiggerci sopra la loro etichetta: 500 milioni per i prossimi vent'anni. Una cifra che sta facendo vacillare Florentino Perez e potrebbe oscurare il mito di un certo Santiago Bernabeu. Mentre Pallotta non ha dubbi sullo sfruttare l'occasione di mettere a segno una partnership così remunerativa e che garantirebbe introiti da top club mondiale al club giallorosso.

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Nicolò Schira

Esperto di mercato TuttoLegaPro.com. ViceDirettore TuttoB.com. Reporter di Calciomercato su Panorama.it. Nel 2013 Sportitalia

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