Brasile: nuovo caso Morosini, muore Pelé, giovane promessa del calcio samba
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Brasile: nuovo caso Morosini, muore Pelé, giovane promessa del calcio samba

La stella del Sao Bernardo, la squadra di Marcos Lula, figlio dell'ex presidente, muore sul colpo ad appena 17 anni. Per tutti era Pelé a causa della grande  somiglianza con "O Rei"

Un nuovo caso Morosini ha sconvolto il mondo del calcio solo che, in questo caso, quella che al momento è stata definita dai mass-media di San Paolo “una tragedia inspiegabile” ha sconvolto il Brasile e non l’Italia. Arjuna Luiz Venutto Ramos era un promettente calciatore di 17 anni , già ribattezzato dai compagni di squadra con lo pseudonimo assai impegnativo di Pelé . Soprattutto per la somiglianza fisica con “o Rei” ma anche per alcune sue doti tecniche pur essendo un centrocampista di qualità e non un attaccante come il suo illustre omonimo.

La tragedia è avvenuta durante la sfida dell’ultimo fine-settimana tra il São Bernardo Footbal Club, la squadra di Pelé, e la Portoguesa Santista, valida per il campionato paulista under-17. Il ragazzo, a metà primo tempo del match disputato allo stadio Baetão frequentato sovente anche da Marcos Lula, tifoso sfegatato del São Bernardo e figlio dell’ex presidente, si è accasciato improvvisamente al suolo al 38esimo minuto, in preda a convulsioni.

I soccorsi sono arrivati immediatamente e Pelé è stato trasferito d’urgenza all'ospedale più vicino. Tutto inutile perché, purtroppo, il giovane cuore del 17enne campioncino aveva smesso di battere già sul campo da gioco, proprio come lo sfortunato centrocampista del Livorno.

Sospeso il match, il padre di Pelé, che era anche il suo manager, non sa darsi pace di fronte alla telecamera delle televisioni. “Si era alzato come sempre, ha fatto colazione e stava benissimo. Mai avuto nessun problema. Pensate che nell’ultimo match il São Bernardo era rimasto in 10 a causa di un’espulsione e Arjuna aveva corso come un pazzo per ovviare all’inferiorità numerica”.

Incredulo anche il presidente della squadra, Edinho Montemor che, in lacrime, ha spiegato come Pelé fose un “ragazzo sanissimo. Aveva fatto gli esami cardiaci meno di due mesi fa come tutti i suoi compagni di squadra. Siamo sotto shock”.

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Paolo Manzo