Infinito Neymar (e gode anche il Messico)
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Infinito Neymar (e gode anche il Messico)

La stella trascina il Brasile contro il Camerun: agli ottavi c'è il Cile. Messico avanti con sofferenza, incontrerà l'Olanda - Lo speciale Brasile 2014

Che grande giocatore che è Neymar. Grandissimo non solo per i numeri che regala in campo, ma anche per quello che sta facendo in questo inizio di Mondiale in cui il Brasile stenta, è inseguito da critiche e polemiche e lui - malgrado sia solo un classe '92 che avrebbe diritto anche di mancare di esperienza - si sta caricando la Selecao e un'intera nazionale sulle spalle. Contro il Camerun ha fatto tutto Neymar: doppietta spacca-partita, giocate spettacolari e la sensazione a Scolari di avere un vero leader riconosciuto come tale anche dal gruppo che, per il resto, presenta diverse lacune soprattutto a centrocampo e in difesa e continua a non convincere in pieno. I numeri di Neymar sono impressionanti: 4 gol in questo Mondiale (doppiette contro Croazia e Camerun), 35 in reti in 52 presenze con la maglia verdeoro e una buona percentuale segnate quando conta davvero. Un predestinato che ha trascinato il Brasile negli ottavi di finale dove ci sarà il Cile per un confronto sudamericano dal pronostico apertissimo. Sarebbe, forse, stato meglio accontentarsi e giocare per la seconda posizione andando a prendere l'Olanda e un potenziale quarto semplice contro Costa Rica o Giappone/Costa d'Avorio. Calcoli impossibili da fare per Scolari che aveva bisogno di risposte dalla sua squadra e in parte le ha ottenute. Alla fine ha deciso la differenza reti a parità di punti: +5 per il Brasile e +3 per il Messico.

La partita contro il Camerun è stata divertente e a tratti anche in bilico. E' accaduto nel primo tempo dopo che Matip (26') ha approfittato della solita amnesia difensiva per pareggiare la prima prodezza di Neymar. L'attaccante del Barcellona ha fatto tutto da solo per rimettere dietro gli africani (magia di destro al 34') e poi ha deliziato la folla con una serie di giocate buone non per i fotografi, ma per dare la sensazione di un Brasile-spettacolo che copre anche i limiti e difetti della squadra. E' arrivato anche il gol di Fred, atteso dai brasiliani come una liberazione. L'ha segnato 33 minuti prima di entrare nell'albo dei record come attaccante meno prolifico della storia mondiale della Selecao, strappando il primato allo sciagurato Serginho di Spagna '82. La verità è che per Fred si trattava quasi di un ultimo esame e, gol a parte, si può dire che l'abbia superato. Il poker di Fernandinho (84') ha chiuso i conti.

Negli ottavi il Brasile incrocerà il pericoloso Cile di Sampaoli, mentre il Messico se la vedrà con l'Olanda. Contro la Croazia serviva non perdere ed è arrivata una vittoria rotonda costruita nel finale di una gara molto equilibrata. Il risultato (3-1) non tragga in inganno, perché la tensione ha dominato nel confronto e i croati hanno provato di tutto per trovare quel gol che li avrebbe promossi. La sentenza è stata scritta il vecchio Marquez di testa al 72' e in quel momento la Croazia si è sciolta, subendo in sequenza il raddoppio di Guadrado (75') e il sigillo del Chicarito Hernandez (82') prima della rete della magia di Rakitic che di tacco ha messo Perisic in porta. Crozia fuori con qualche rimpianto per l'esordio contro il Brasile e per gli errori dell'arbitro Nishimura. Messico avanti e con il sogno di poter pensare anche alle semifinali. In fondo questo è il Mondiale delle sudamericane e di chi viene dal Centro America.

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Giovanni Capuano