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MARCO BERTORELLO/AFP
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Arbitri contro Figc: le bombolette spray sono un flop

L'Aia ha scritto alla Federcalcio per lamentare la scarsa efficacia del prodotto. La schiuma svanisce troppo presto

Bomboletta mia, dov'è lo spray che mi avevi promesso? Sembra la fine di una barzelletta e invece è l'inizio di un guaio vero. Gliarbitri del calcio italiano, dalla Serie A alla Lega Pro, hanno deciso di fare fronte comune contro le bombolette che usano nel corso delle gare per segnare la posizione del pallone e della barriera in occasione dei calci piazzati. La ragione è presto detta: la schiuma svanisce troppo presto e il supporto per agganciare l'accessorio ai calzoncini fa acqua da tutte le parti. Tradotto, non regge il peso, si sgancia e se ne va. Insieme con il buonumore delle giacchette nere e gialle e azzurre.

Tuona l'Associazione degli arbitri (AIA), che per mezzo del suo presidente Marcello Nicchi prende carta e penna e scrive alla Federcalcio, spiegando le ragioni della protesta e puntando il dito contro la recente scelta del direttore generale Michele Uva di cambiare il fornitore per spendere meno. La Figc risparmia qualche migliaio di euro, briciole nel mare ricco di petrolio della Serie A, e l'Aia alza le mani in segno di resa. Sì, perché se la bomboletta non fa il suo lavoro e la striscia scompare prima del dovuto, come si fa a far rispettare il regolamento?

Sarebbero circa cinquemila le bombolette acquistate dalla Federcalcio per completare la stagione in corso. Troppe per gli arbitri, che declinano ogni responsabilità per irregolarità presenti e future causate dalle bombolette flop. Loro, gli arbitri, avrebbero dato fiducia al fornitore precedente, quello dal quale si servono la Fifa e l'Uefa, mica il circolo amatori di Bassano del Grappa. Ma i tagli non guardano in faccia a nessuno, avrebbe fatto interendere loro Michele Uva, che ha virato sulle bombolette più economiche convinto, evidentemente, che avrebbero svolto al meglio il loro lavoro. Peccato che ormai l'investimento sia stato fatto. Come fare per superare l'impasse?

Due le soluzioni che giriamo a Nicchi. La prima: incrementare in modo esponenziale i calci di punizione sui campi di tutta la Penisola. Prima o poi, abbiate fiducia, lo spray finirà. La seconda, meno nobile ma più pratica: verificare con il barbiere di Via Allegri se la schiuma contenuta nelle bombolette possa essere usata come lenitivo per ammorbidire la pella prima della rasatura. Se funziona, il flop diventa crac.

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Dario Pelizzari