Il gioco dell’amore e del calciomercato

Il gioco dell’amore e del calciomercato

Segui Blucerchiando su Facebook e Twitter “Mah, non so, forse le piaccio”. Dinamiche d’effusione. Schema tipo. La ragazza che ti intriga, quella che cerchi da tempo, che rispecchia il tuo canone di bellezza e ti emoziona anche solo ad incrociarla …Leggi tutto

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“Mah, non so, forse le piaccio”. Dinamiche d’effusione. Schema tipo. La ragazza che ti intriga, quella che cerchi da tempo, che rispecchia il tuo canone di bellezza e ti emoziona anche solo ad incrociarla per strada. Lei ti attrae, faresti carte false per condividere qualcosa.

Si inizia con un sorriso, poi si prende un caffè, poi da cosa nasce cosa. Un bacio, l’amore, ore e ore di sesso insieme. Le fantasie volano libere quando si parla di desideri. Spesso però la realtà si rivela diversa. E scopri che oltre ad essere già fidanzata i suoi messaggi non sono poi così inequivocabili. Che il sorriso ricambiato era di cortesia, che quelle confidenze in realtà non sottointendevano nulla. Ti svegli dai sogni e ti ritrovi con un pugno di mosche, fantasie che svaniscono libere.

Si, lei ti piace. Ma tu non le piaci abbastanza.

Le dinamiche d’effusione sono come il calciomercato. Dinamiche d’illusione. E le nostre ragazze hanno tanti nomi, alimentati da finti amici che ci fanno credere di piacere. Cassano, Matri, Borriello, Amauri, Floccari, Quagliarella. Tutte belle ragazze con le quali abbiamo creduto (e crediamo ancora) di avere possibilità. Un bacino da Matri, un occhiolino da Borriello, Cassano che ha una gran voglia ma che crea problemi di impotenza al ricordo di quel tradimento nel letto dove ci eravamo amati. La Sampdoria e i sampdoriani hanno voglia di innamorarsi, vivere una nuova storia. Ma per ora c’è spazio solo alla grande illusione. Le colpe sono di chi alimenta false voci, “fidati che le piaci”, ma anche di chi ci fa fare brutte figure agli occhi di chi desideriamo.

Carlo Osti è come l’amico che peta mentre ti avvicini alla ragazza che ti piace, quell’amico che dopo un bicchiere di troppo le ricorda di quando la sera prima sei tornato a casa ubriaco marcio e ti sei fatto la più grassa della compagnia. Carlo Osti mette in giro la voce che a letto facciamo pena, ci convince che dobbiamo accontenarci della più brutta mestierante del sesso, una professionista del piacere per tappullare la voglia. Ma noi siamo esteti, non vogliamo accontentarci di una concubina.

Chissà come andrà questo mercato, chissà se entro fine gennaio ci sarà almeno un bacio vero. La Sampdoria e i sampdoriani si meritano di sognare, hanno bisogno di sognare e di vivere una storia con una ragazza all’altezza dell’amore che possono dare. Anche perché Petagna dà solo baci a stampo, con Nicola abbiamo fatto l’amore ma ora c’è voglia e bisogno di altro. La strada sarebbe semplice, che ognuno faccia il suo. E se “l’amico” Carlo limita i danni andate tranquilli che a letto ci pensiamo noi.

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Matteo Politanò