Coraggio Roma, c'è da cancellare la vergogna
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Coraggio Roma, c'è da cancellare la vergogna

Contro il Bayern Monaco con l'incubo dell'1-7 dell'Olimpico. Garcia cambia strategia: "Difficile fare risultato"

Ci sono due Roma in questo inizio di stagione: quella veloce e senza timori che ha avuto culmine nella notte di Manchester (anche se pure a Torino ha fatto vedere le sue immense potenzialità) e quella tremebonda e mentalmente bloccata. In mezzo c'è una sola partita, che rischia di segnare un'annata se non verrà cancellata in fretta. La Roma torna sul luogo del delitto, in senso non fisico, visto che questa volta si gioca all'Alliaz e non all'Olimpico, ma contro lo stesso avversario. Ecco di nuovo il Bayern che all'andata, tre settimane fa, ha inferto a Garcia una lezione durissima che ha segnato la testa dei giallorossi prima che ancora che mettere a rischio il girone. Da lì in poi la Roma non è più stata la stessa cosa: una vittoria contro il Cesena, senza incantare, un pareggio a Marassi contro la Samp e la scoppola rimediata al San Paolo al cospetto del Napoli.

Fantasmi si agitano nella mente di Totti e compagni: e se non fossimo adatti alle sfide con le grandi squadre? E se davvero il salto con l'Europa fosse troppo alto? Se i segnali di inizio stagione fossero stati mal interpretati? Ombre da cancellare immediatamente, perché l'autunno non concede chance di sbagliare ed è la base su cui costruire l'inverno e la primavera di successi. Intanto Garcia segna un fisiologico -8 rispetto a un anno fa in campionato, dove però era partito con 10 vittorie consecutive, mentre la Champions League segna ancora al bello. Da stasera potrebbe cambiare tutto, visto che il City ospita il Cska Mosca ed è a portata di soprasso. Però tutto si deciderà nelle ultime due partite contro russi e inglesi. Dunque, nervi saldi comunque vada a finire.

Garcia cambia tattica: "Difficile fare risultato"

Ci sono anche due Rudi Garcia in questo inizio di stagione. Quello spavaldo dell'inizio si è spinto fino a confessare la certezza nello scudetto della Roma e, proprio alla vigilia dell'andata con il Bayern, a parlare della speranza di poter andare molto avanti anche in Europa. Parole spese per motivare l'ambiente e il gruppo usciti scossi dai fatti dello Juventus Stadium e che avevano bisogno di un elettrochoc. I fatti, però, lo hanno clamorosamente smentito e così anche il tecnico è finito dietro la lavagna. Sempre adorato e vero condottiero, però con qualche dubbio in più. Anche per questo nella pancia dell'Allianz Arena i toni sono cambiati. E di molto. "Abbiamo poche possibilità di fare risultato, direi una su dieci" ha spiegato con aria dimessa: "Nel Bayern ci sono 6 giocatori in lizza per il Pallone d'Oro più Ribery e nessuno ha fatto punti qui a Monaco. Normalmente sapremmo già come va a finire". Siccome è una serata speciale, però, sotto sotto anche Rudi pensa e spera di poter far leva sulla voglia di riscatto dei suoi.


Roma diversa e più protetta

Non ci sono i mind games, però. C'è anche uno studio profondo che ha accompagnato queste tre settimane e ha portato Garcia e il suo staff a cambiare pelle alla Roma in vista della partita nella tana della squadra tedesca. Niente più 4-3-3 con tre attaccanti puri e difesa poco protetta, soprattutto sulle fasce. Ecco nascere la Roma 2.0 con due sole punte (Gervinho e Destro i favoriti), un trequartista (Pjanic) e un centrocampista da filtro in più: con De Rossi e Nainggolan dentro anche Keita. I problemi sono tutti sulla linea difensiva, letteralmente fatta a pezzi dalle assenze e dai problemi fisici. Assenti Astori, Castan e Maicon, finirà per giocare Florenzi laterale destro a meno che Torosidis non riesca a recuperare in extremis dall'acciacco muscolare. Circostanze che mettono paura perché sulle fasce c'è il meglio del Bayern e la gara dell'andata ha dimostrato che o va tutto alla perfezione oppure Robben, Ribery, Muller, Bernat e gli altri entrano come la lama nel burro.

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Il rispetto di Guardiola

In tutto questo non c'è nemmeno la speranza di trovare un Bayern disattento o demotivato. Impossibile per filosofia calcistica bavarese e perchè Guardiola è affamato come nei primi tempi al Camp Nou. Quindi le sue parole della vigilia ("Partite come questa si giocano al massimo per i propri tifosi, per orgoglio, per amore del proprio mestiere") vanno prese alla lettera e questa sera il Bayern proverà a ripetere il cappotto dell'andata, pur consapevole di trovarsi di fronte una Roma diversa. Tutto è stato studiato nei minimi dettagli, persino il piazzamento sui calci d'angolo dove la corazzata tedesca ha fin qui un rendimento "catastrofico" (parole di Guardiola). Meglio così: se impresa per cancellare l'onta dell'1-7 deve essere, è giusto che passi attraverso la sfida contro una squadra che non concede nulla. Poi vedremo se la Roma sarà riuscita a lasciarsi alle spalle gli incubi dell'Olimpico e a ripartire. Anche in campionato.

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Giovanni Capuano