Roma, ecco il Barcellona. E' la notte degli Invincibili
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Roma, ecco il Barcellona. E' la notte degli Invincibili

Al Camp Nou la squadra di Garcia tenta l'impresa in Champions League. Torna Messi insieme a Suarez e Neymar: 117 gol nel 2015

Scherzando, ma nemmeno troppo, si può dire che per fortuna il Clasico di Spagna sabato scorso era in contemporanea al diluvio di Bologna-Roma. Solo così i giallorossi hanno potuto evitare di impressionarsi in diretta nel vedere l'armata di Luis Enrique schiantare a domicilio quella di Benitez. Spettacolo da cuori forti, soprattutto per una squadra che proprio ai 90 minuti del Camp Nou affida la speranza di restare in vita nel girone di Champions League.

La Roma deve fare l'impresa, che significa non perdere in casa dei campioni di tutto per poi giocarsi una finale contro il Bate Borisov all'Olimpico sperando che il Bayer Leverkusen non faccia saltare il banco. Tradotto, significa che al termine di Barcellona-Roma di stasera solo i catalani potrebbero trovari qualificati negli ottavi di finale, mentre Garcia anche vincendo dovrebbe comunque attendere gli ultimi 90 minuti.

Più che un'impresa serve un miracolo. Però c'è anche l'altro rovescio della medaglia e cioé la consapevolezza che all'andata la Roma è stata capace di incartare il Barcellona in una gara che, se ripetuta, potrebbe portare frutti anche al Camp Nou. Servono attenzione, pazienza, diligenza tattica e il colpo di qualche campione come fu quello di Florenzi con il meraviglioso gol da centrocampo che fece il giro del mondo.

Squadra corta e tanta difesa

Non si tratta di fare il catenaccio, qualità che non è nelle caratteristiche della squadra di Garcia, ma di cercare di rendere meno fluido possibile il gioco del Barcellona. Come? Ripetendo la ricetta dell'andata, con due linee molto vicine tra difesa e centrocampo e sacrificando qualcosa in attacco. Le assenze di Salah e Gervinho, entrambi infortunati, sono un vero peccato perché questa sarebbe stata la partita ideale per gli strappi in velocità dei due.

Però Dzeko può servire tatticamente a tenere su il pallone per un tempo più lungo di quanto avrebbero garantito i due scattisti, facendo rifiatare una fase difensiva che quasi certamente verrà messa sotto pressione sin dal primo minuto.

Garcia dovrà riuscire ad impedire quello che Benitez ha subito al Bernabeu sabato scorso, ovvero la ragnatela che non lascia scampo: i 24 passaggi che hanno portato al gol di Suarez ne sono la testimonianza migliore. Così i blaugrana sono imbattibili.

Torna Messi e il tridente da 117 gol

Dopo 50 e passa giorni d'assenza, con lo scampolo di Clasico nelle gambe e gli occhi di tutti addosso, torna dal primo minuto Lionel Messi. La Pulce deve riprendersi piano piano un Barcellona che anche senza di lui è stato capace di volare: non significa che l'argentino sia diventato un ingombrante soprammobile, ma che per la prima volta dopo un decennio esiste un'alternativa concreta che possa farlo riposare in pace.

Per la Roma, però, il ritorno di Messi è una pessima notizia perché il Tridente campione d'Europa ha numeri così spaventosi che vale la pena ricordarli: 117 gol nell'anno solare in corso e 35 (su 43 complessivi della squadra) nelle prime 20 partite della stagione. Suarez (15) e Neymar (14) oggi pesano più di Messi (6), ma quel che conta è l'equilibrio che Luis Enrique è stato capace di costruire. Unico.

Roma, zero distrazioni in difesa

Numeri che fanno paura anche perché, al contrario, la Roma fin qui è stata una squadra spaccata in due: attacco che funziona a meraviglia e difesa che concede troppo. In campionato ha incassato 15 gol nelle prime 13 (1,15 a partita) e in Europa è andata malissimo: 10 reti quasi equamente distribuite tra Bayer Leverkusen (6 in 180 minuti) e Bate Borisov (3 all'andata).

Solo contro il Barcellona all'Olimpico, in una gara giocata in maniera diversa e senza dover fare la partita, la retroguardia ha tenuto bene. Può essere consolatorio pensando che al Camp Nou il copione tattico sarà questo, ma certe amnesie non sono permesse e ogni errore verrà pagato carissimo.

Cosa serve per qualificarsi

Segnalato che la Roma non ha mai perso contro il Barcellona nei tre precedenti in Europa (pochi, ma potrebbe essere una piccola spinta emotiva), ma anche che nelle ultime 9 contro le italiane i blaugrana hanno uno score di 7 vittorie e 2 pareggi, la sfida del Camp Nou va letta in controluce con quella tra Bate Borisov e Bayer Leverkusen.

I giallorossi devono sperare che i tedeschi non passino in Bielorussia perché se così accadesse, per andare agli ottavi di finale ci vorrebbe una doppia vittoria (o un pari a Barcellona) o il successo nell'ultima contro lo stesso Bate Borisov incrociando le dita perchè il Barcellona non perda a Leverkusen. Incroci complessi che Luis Enrique ha liquidato ricordando che pesano i punti lasciati da Garcia sul campo del Bate. 

Le immagini del capolavoro di Florenzi all'Olimpico

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Ansa
Alessandro Florenzi, autore di un gol da metà campo

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Giovanni Capuano