Bakayoko e il Milan senza benzina
ANSA / MATTEO BAZZI
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Bakayoko e il Milan senza benzina

La divertente giustificazione del ritardo del centrocampista e conseguente ritiro punitivo, merita una riflessione

Bakayoko è arrivato in ritardo all'allenamento perché rimasto senza benzina in autostrada. Per questo l'allenatore rossonero, Gennaro Gattuso ha deciso il ritiro (punitivo) per tutta la squadra.

Questa è la ricostruzione dei fatti che viene fatta trapelare da Casa Milan e da Milanello sull'ultimo caso che sta scuotendo la tranquillità della squadra rossonera. Una ricostruzione che merita almeno una riflessione.

Tralasciamo che a chi scrive risulti tutt'altra verità su quanto accaduto ieri, che non sarebbe una questione di gasolio o benzina senza piombo e che non si tratterebbe dell'unico ritardo del centrocampista di proprietà del Chelsea di questi mesi (per altro molto positivi sul campo al punto da far pensare al riscatto da 38 milioni per la prossima stagione). Non è questo il punto.

La questione è ovviamente più "alta" e riguarda la reale forza delle società, in questo momento, in questa fase storica e di grandi cambiamenti.

Il solo cercare di far credere una cosa simile è una evidente dimostrazione di uno stato di difficoltà e debolezza che va oltre il campo e oltre la squadra. Siamo certi che il sig. Galliani avrebbe gestito la cosa almeno dal punto di vista della comunicazione in maniera molto, ma molto diversa. Come ha avuto modo di ricordare Gattuso pochi giorni fa, lo stesso spogliatoio viveva di personalità con regole chiare che venivano rispettate, ma anche in presenza di episodi critici (che c'erano) la risposta sarebbe stata diversa.

Oggi non è così e questo finale di stagione non fa purtroppo eccezione.

Il Milan arriva da una fase complessa, dalla parentesi tragicomica della proprietà di Mr. Li (a proposito, qualcuno lo ha più visto o sentito?) e dall'arrivo del fondo Elliott che avrebbe dovuto riportare sicurezza, programmazione, un futuro sereno. Invece ancora oggi non è chiaro se la proprietà sia davvero interessata a rifare grande il Milan o solo a rientrare dall'investimento fatto anni fa (cosa legittima, ci mancherebbe altro).

Ma non è un caso se adesso i rossoneri si ritrovino: un bilancio in rosso, per diverse decine di milioni di euro, una possibile e pesante sanzione Uefa sulla testa, la qualificazione alla prossima Champions League a rischio. Nuvole nere all'orizzonte, molto più nere di un'auto ferma senza benzina in autostrada.


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