Acciaio-Juve e la legge dei secondi tempi
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Acciaio-Juve e la legge dei secondi tempi

Già 7 punti conquistati nelle ripresa oltre alle rimonte con Chelsea e Napoli. Un anno fa 15 partite ribaltate dopo l'intervallo. La squadra di Conte non molla mai

E' una Juventus di acciaio, che non molla mai e spesso stritola i suoi avversari dopo averli fiaccati a lungo piegandone le resistenze. E' una Juventus che sta costruendo le sue glorie nella ripresa. Era capitato un anno fa e si sta ripetendo anche adesso con regolarità impressionante. Basti vedere la partita con il Chievo, dominata da cima a fondo ma decisa solo dalla doppietta di Quagliarella nel secondo tempo quando rischiava di complicarsi per i miracoli di Sorrentino.
E' la quarta volta che capita dall'inizio della stagione. La quinta considerati anche i supplementari della finale di Supercoppa a Pechino. Dopo l'intervallo i bianconeri hanno finora conquistato 7 punti sui 12 totali passando dal pareggio alla vittoria contro il Parma (da 0-0 a 2-0) e il Chievo (da 0-0 a 2-0) e addirittura ribaltando il risultato come col Genoa (da 1-0 a 1-3). Imprese cui aggiungere la rimonta di Londra contro il Chelsea (da 2-0 a 2-2) e quella di Pechino contro il Napoli (primo tenmpo 2-1 per i partenopei, tempi regolamentari 2-2 poi 4-2 nei supplementari).
La statistica dice che la Juventus ha segnato nella ripresa 9 gol su 11 in campionato (81%) colpendo soprattutto nell'ultima mezz'ora di gioco (6 gol su 11) con predilezione per i minuti dal 60' al 75' (4 gol, il 36%). Reti spesso decisive e realizzate quando gli avversari cominciano a sfaldarsi sotto il peso del pressing bianconero.

E' accaduto anche un anno fa nella cavalcata della squadra di Conte verso lo scudetto. Nella scorsa stagione la Juventus è stata capace di migliorare il risultato nella ripresa in 15 delle 38 partite giocate (solo quattro volte lo ha peggiorato). Bottino positivo per 17 punti, una bella fetta di tricolore. I gol? 42 su 68 realizzati dopo il riposo: il 61%. No, davvero, non si può pensare che sia una combinazione.

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Giovanni Capuano