Blatter nel mirino anche in Svizzera: presto interrogato sugli scandali Fifa
FABRICE COFFRINI/AFP/Getty Images
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Blatter nel mirino anche in Svizzera: presto interrogato sugli scandali Fifa

Non solo l'Fbi, anche l'inchiesta dei procuratori di Berna a una svolta. Il presidente (e Platini) al momento non indagati

La formula usata al momento è quella dell'auskunftpersonen che per la giustizia elvetica significa lo status legale di chi viene convocato per essere interrogato come testimone a conoscenza di fatti, ma per il quale la Procura si tiene aperta l'ipotesi di un'incriminazione. E' con questo status che nelle prossime settimane Sepp Blatter, presidente della Fifa, e altri nove alti dirigenti del Comitato esecutivo del massimo organismo del pallone saranno interrogati da un team di tre procuratori di Berna che in segreto da due mesi hanno aperto un'inchiesta sull'assegnazione dei Mondiali del 2018 e 2022 a Russia e Qatar. A scriverlo con grande evidenza è l'edizione domenicale del Times che fa nomi e cognomi di tutte le persone che saranno ascoltate ed inserisce nella lista anche Michel Platini, attuale numero uno dell'Uefa e grande oppositore di Blatter, e Vitaly Mutko, ministro dello sport russo.

Il nome in codice dell'inchiesta è 'Operazione Darwin' e secondo quanto ricostruito dal Times ha preso il via dopo le polemiche legate alle dimissioni dell'ex procuratore indipendente Michael Garcia, autore dell'audit interno alla Fifa che fin qui è stato secretato e le cui conclusioni, a parere dello stesso Garcia, contraddicevano in maniera clamorosa quanto pubblicato in sintesi da Blatter. La notizia di un'inchiesta svizzera sulla Fifa era emersa nelle ore del blitz della polizia cantonale di Zurigo su ordine dell'Fbi ma fin qui era stato smentito il coinvolgimento di Blatter e l'intenzione di ascoltarlo direttamente.

Adesso, invece, il capo della Fifa appena rieletto è inserito in un elenco di massimi dirigenti che nel 2010 erano presenti al momento del voto per l'assegnazione dei due mondiali e che ancora oggi rivestono cariche importanti in seno al Comitato esecutivo della Fifa. Il Times definisce la loro posizione "tra il testimone e il sospetto" e racconta di sequestri di documenti già avvenuti presso il quartier generale di Zurigo e di conti bancari bloccati. Il giornale inglese nei mesi scorsi aveva condotto una profonda indagine sulla compravendita di voti per Qatar 2022 arrivando a ipotizzare una tangente da 1,6 milioni di dollari per l'ex vice presidente Fifa, Jack Warner e di 350mila dollari per il membro tahitiano Reynali Temarii. L'ipotesi di reato per cui si sta muovendo Berna è quella di reati amministrativi e riciclaggio di denaro.

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Giovanni Capuano