SPECIALE - Tutti i numeri del mercato della crisi
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SPECIALE - Tutti i numeri del mercato della crisi

Il record di Bale ma hanno speso (quasi) solo Premier e Ligue1. Napoli nella top ten europea, ma la serie A ha risparmiato... - Ma Bale non è il più caro di sempre - Calciomercato in diretta

È stato il mercato della grande crisi, ma non per tutti. Date un'occhiata alle cifre di questo articolo e vi rendere conto di come il calcio europeo stia vivendo a due velocità. C'è chi continua a spendere come e più di prima (Premier League), chi cresce tumultuosamente (Ligue1) e chi un po' può e un po' no (Liga). Noi stiamo nel mezzo. Non siamo più cicale e ci siamo trasformati in formiche, salutiamo il ritorno dei top player ma anche la certezza che nessuno dei campioni delle nostre squadre è intoccabile: se arriva l'offerta giusta parte chiunque. Ecco comunque la radiografia del calciomercato che si è appena concluso (fonte dati Transfermarkt.it):

ITALIA VIRTUOSA - Siamo diventati un Paese attento ai bilanci. Non solo le provinciali, ma anche le big hanno inseguito in modo maniacale l'equilibrio costi/ricavi sul mercato e il risultato è che il nostro saldo è positivo per la seconda volta: +12,3 milioni di euro avendo speso meno di quanto abbiamo incassato. La buona notizia è che qualche top player ha comincia a percorrere anche la strada del ritorno: Higuain, Gomez, Strootman sono gli esempi più importanti. In tutto i nostri club hanno acquistato 693 giocatori e ne hanno ceduto 809: anche questo è il segno di un ravvedimento.

Il conto finale è di 380,3 milioni investiti (un anno fa in estate erano 430,7 diventati poi 538 a gennaio) e 392,7 incassati (un anno fa 432,7 ad agosto e 516,5 in inverno). Ben 12 club su 20 della serie A hanno chiuso con un saldo positivo e questa è una vera sorpresa perché tradizionalmente la forbice era invertita. I virtuosi sono Roma (+38,6), Udinese (+12,1), Parma (+11,4), Torino (+5,8), Sampdoria e Juventus (+5,6), Genoa (+4,2), Fiorentina (+4,1), Bologna (+3,2), Cagliari (+2), Chievo (+1,2) e Atalanta (+1).

In passivo le altre con sul podio l'Inter (-23,2) malgrado l'austerity di Moratti, il Napoli (-17,7) e il Sassuolo neopromosso (-12,5). Rosso di mercato anche per Milan (-12,3), Lazio (-10,1), Verona, Livorno e Catania. Avvertenza per chi legge: il sistema dei bonus rende quasi impossibile un bilancio definitivo perché molti investimenti sono mascherati dietro questa voce e verranno alla luce solo nei prossimi mesi.

Chi ha speso di più? Nell'ordine Napoli (85,4 milioni), Roma (66,2) e Fiorentina (36). Solo quarta la Juventus di Antonio Conte (32,1) che, infatti, non ha mancato di sottolineare l'esistenza di squadre che hanno investito di più per rafforzarsi sul mercato. In ogni caso ai primi sette posti della classifica degli 'spendaccioni' ci sono tutte le sette sorelle del nostro calcio: Inter, Milan e Lazio chiudono il gruppo d'elite. Come al solito parsimonioso il Chievo: investiti 800mila euro.

SPENDONO SOLO PREMIER LEAGUE E LIGUE1 - In un mercato di crisi (e con il timore ovunque delle sanzioni per il fair play finanziario che scatteranno da maggio), ci sono due campionati che non hanno badato a spese. Sono la solita Premier League, che anche quest'anno guida la classifica delle spese in giro per il mondo, e la Ligue1 francese, in crescita tumultuosa da quando a Parigi sono sbarcati gli emiri. I numeri? Un anno fa i club transalpini avevano speso in estate 193 milioni. Oggi sono a 357,1 con un saldo ampiamente negativo (-148 milioni).

Anche la Premier League non ha scherzato: 764,4 milioni spesi e 252,3 incassati (-494,2 mln) con le solite note attivissime e in più il Tottenham che, vendendo Bale, si è affacciato prepotentemente al mercato. Saldo negativo, ma come al solito contenuto, per la Bundesliga. Sarà anche il torneo più ricco del momento, però le spese sono sempre misurate: 263,2 contro 203,7 (-59,5 mln), quasi la fotocopia rispetto a un anno fa. Sono spariti gli investimenti in rubli. Ad agosto 2012 i club russi avevano speso 228,7 milioni con uno sbilancio di 272,3, oggi il loro saldo è quasi in equilibrio: -18,3 milioni di euro.

Un capitolo a parte meritano Serie A e Liga spagnola. I nostri numeri confermano una contrazione continua rispetto al passato: dai 619 milioni investiti nella stagione 2011/2012, ai 538,2 dell'anno scorso (430,7 in estate) per arrivare ai 380,3 di questa sessione con un saldo positivo: +12,3 milioni. Nella Liga spendono solo Real Madrid e Barcellona, per le altre è notte fonda. Le due big hanno messo mano al portafolio per complessivi 233,5 milioni sui 381 totali. Il saldo è positivo (addirittura +109,6) e pazienza se la qualità del campionato è crollata ai minimi storici. Si era già verificato un anno fa quando la Liga aveva chiuso l'estate in attivo per 63 milioni (Serie A solo +2).

I COLPI DA RECORD - E' stato un mercato che in Europa è vissuto sul tormentone Bale. Alla fine il trasferimento è arrivato: 101 milioni di euro (91 secondo fonti Real Madrid) prontamente reinvestiti dal Tottenham e che rappresentano il top di questa sessione. Difficile fare meglio, anche se nella top ten figurano trasferimenti che entrano nella galleria dei colpi da ricordare. Sul podio insieme a Bale ci sono Cavani (64,5 milioni dal Napoli al Psg) e Falcao (60 mln al Monaco).

Subito sotto Neymar (57 mln, Barcellona), James Rodriguez (45 mln, Monaco), Fernandinho (40 mln, Manchester City), Willian (38 mln, Chelsea), Gotze (37 mln, Bayern Monaco), Higuain (37 mln, Napoli) e Marquinhos (35 mln, Psg). C'è un solo acquisto targato serie A nei primi dieci per quantità di denaro mosso, ma la buona notizia è che siamo diventati ottimi venditori: Cavani, Marquinhos, Lamela e Jovetic hanno portato nelle casse dei nostri club oltre 160 milioni di euro, in gran parte ributtati sul mercato per non indebolirsi troppo.

LA TOP FIVE ITALIANA - Dietro a Higuain, pagato dal Napoli 37 milioni più qualche spiccio di bonus, ecco altri affari che hanno comunque tenuto le italiane in linea con il resto d'Europa: Strootman (16,5 milioni e bonus dalla Roma), Mario Gomez (15,5 che diventeranno 20 dalla Fiorentina al Bayern), Benatia (13,5, Roma), Ogbonna (13, Juventus), Albiol (12, Napoli), Ljajic (11 più bonus, Roma) e Matri (11 più bonus, Milan).

CLUB, COMANDANO LE FRANCESI - Nella classifica tra club comanda il Monaco, protagonista di uno shopping quasi compulsivo per affidare a Ranieri una squadra in grado di arrivare in fretta alla Champions League. Il magnate russo Rybolovlev ha gettato sul mercato 166 milioni di euro facendo impallidire (e anche innervosire) tutte le big: toccherà a Platini e all'Uefa spiegare a maggio come possano essere stati rispettati i parametri del fair play finanziario da parte di un club che nel 2012 aveva fatturato la miseria di 21 milioni di euro.

Non si sono risparmiate anche le altre seppure con qualche distinguo. Il Real Madrid, ad esempio, ha speso moltissimo (163,5 milioni) ma anche incassato molto cedendo giocatori non funzionali al progetto di Ancelotti (64,5 milioni). Lo stesso hanno fatto il Tottenham, terzo nella classifica delle spese con 121,8 milioni (118 quelli incassati), Napoli (85,4 spesi e 67,7 incassati) e Roma. Sopra la soglia dei 100 milioni investiti ci sono pure Manchester City (116 milioni di euro) e Paris Saint German (110,9 mln). Ricordate la parabola dell'Anzhi? Kerimov si è scocciato e ha messo tutti in vendita: in due settimane ha raggranellato 136 milioni. Complimenti a lui.

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