Per Sassari storico scudetto dopo l'ennesima rimonta
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Per Sassari storico scudetto dopo l'ennesima rimonta

Il Banco di Sardegna vince gara 7 a Reggio Emilia e si laurea campione d'Italia al termine di una stagione magica

Probabilmente a Sassari piace proprio così: ritrovarsi con un piede sospeso sull'abisso per poi darsi un colpo di reni (come uno di quelli di Shane Lawal a chiudere i tanti alley-oop di questa stagione) e toccare il cielo della nostra pallacanestro. Un copione da "action movie", di quelli in cui l'eroe sta per soccombere prima di chiudere in trionfo sull'ultima scena: quella che al Palabigi vede gli uomini di Meo Sacchetti laurearsi campioni d'Italia superando Reggio Emilia per 75-73 e chiudendo in modo incredibile la stagione che li aveva già visti fare il bis in Coppa Italia.


Un successo che è la gioa non di una città, ma di un'isola: persa la serie A del calcio, la Sardegna può fare sventolare il tricolore del basket strappandolo al termine di una serie infinita alla città dov'è stato inventato. Ovviamente rispettando appieno la sceneggiatura non solo della sfida finale, ma di tutti questi playoff: incassato un terrificante 21-4 nel primo quarto, con Polonara (17 punti e 14 rimbalzi finali) a far subito capire di essere in serata per una Grissin Bon sempre più incerottata (oltre a Lavrinovic, anche Silins a mezzo servizio), Sassari non si dà per spacciata e inizia a rientrare - tra pochi canestri e tanti errori dall'una come dall'altra parte - sino al 32-26 dell'intervallo. E lo stesso avviene nella terza frazione, quando un tecnico a Sosa (che spintona uno spettatore incredibilmente arrivato a bordo campo), rischia di rigettare il Banco in una buca profonda: quattro liberi di Polonara e un canestro di Kaukenas riportano infatti in doppia cifra il vantaggio di Reggio Emilia (55-45) prima che Logan (13 a referto) e Dyson (17) rimettano il match in parziale equilibrio.

Dopo la terza sirena, con Sanders (18 punti e 3 stoppate) a guadagnarsi il titolo di Mvp, è ancora Dyson a trovare il primo vantaggio esterno di tutto l'incontro (67-69) per poi mettersi a duellare con l'ex di turno Drake Diener in un finale che vede la parità andare avanti fino al 73-73 acceso sul tabellone a 10" dalla fine, quando sempre due liberi di Dyson spezzano una volta per tutte quell'equilibrio durato per 7 incredibili gare.

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Paolo Corio