La Pms Manital Torino torna in Serie A dopo 22 anni
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La Pms Manital Torino torna in Serie A dopo 22 anni

Battuta la Moncada Agrigento nella gara decisiva dei playoff promozione, la squadra piemontese riallaccia i fili con la storia dell'Auxilium

La Torino della pallacanestro è tornata metropoli. Davanti al pubblico in giallo del Palaruffini, casa e fortino della Pms Manital, la squadra guidata da Luca Bechi, ex allievo di Alessandro Ramagli a Biella, ha conquistato il pass per il massimo campionato italiano. Non accadeva da 22 anni. Da quando cioè l'Auxilium che fu grandissima al cospetto, tra gli altri, di Dido Guerrieri, Meo Sacchetti, Riccardo Morandotti e Alessandro Abbio, girava la penisola per battersi senza timore con i quintetti più quotati della Serie A. Ieri sera è andata in scena gara 5 della serie finale dei playoff promozione. A contendere a Torino il salto nel basket che conta c'era la Moncada Agrigento, formidabile compagine di giocatori alle prese con un sogno: fare lo sgambetto alla corazzata targata Pms partendo dall'ottavo posto nella stagione regolare. Gli ultimi a un passo dal trionfo. Dopo aver superato brillantemente i primi della classe (Verona) e aver costretto la formazione piemontese a gara 5.

Il sogno è durato però lo spazio di pochi minuti. Quando Torino ha ritrovato il piglio dei giorni migliori Agrigento non ha potuto fare altro che mettere mano alla scorta di coraggio e orgoglio per non alzare bandiera bianca prima della fine. Nel terzo quarto, l'allungo decisivo, più 20 e il fuoco della festa che comincia ad accendersi sugli spalti. Torino spara, Agrigento non risponde. Finirà 93-70, tanto a poco. Tra la gloria infinita dei giocatori di casa e il doveroso e meritato tributo agli ospiti per aver dato forma a un'avventura comunque meravigliosa. Giachetti, Mancinelli, Lewis: ecco il trio in giallo che ha permesso alla Pms di prendere a braccetto la storia dell'Auxilium. Oggi è già domani. Per rimanere alla tavola dei migliori, sarà necessario mettere mano (pesantemente) al portafogli.

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Dario Pelizzari