Nba: i 4 italiani a caccia del rinnovo (di contratto)
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Nba: i 4 italiani a caccia del rinnovo (di contratto)

Bargnani, Belinelli e Datome in scadenza a giugno, con Gallinari che entra nell'ultimo anno a 11 milioni. La situazione degli azzurri che nell'ultimo mese di regular season si giocano il loro futuro

Tre in scadenza di contratto alla fine della stagione 2014-2015; uno, Gallinari, con ancora un anno di stipendio garantito ma che dovrà dimostrare definitivamente di essere tornato il giocatore di prima dell’infortunio al ginocchio. E’ grossomodo la situazione in cui si trovano i quattro italiani dell’Nba, che nell’ultimo mese e mezzo (scarso) di regular season si giocano le carte in grado di definire la loro permanenza al di là dell’Oceano.

E se per Danilo gli 11,5 milioni di dollari della prossima stagione sono una discreta assicurazione, per Belinelli, Bargani e soprattutto Datome – che a Boston ha in mano l’ultima chance di rimanere tra i pro americani – il futuro è ancora tutto da scrivere; con una sola certezza: che ai prossimi Europei torneranno tutti a vestire la maglia azzurra.

Andrea Bargnani e il rinnovo con i Knicks

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Fino a qualche settimana fa le chances di Bargnani, finito in fondo alla panchina dei Knicks dopo aver saltato per infortunio gran parte della stagione, di ottenere un rinnovo sembravano pressoché nulle. Poi il Mago, come gli è successo più volte nei momenti più critici della sua carriera Nba – soprattutto quelli in cui era in scadenza di contratto, direbbero i più maligni... – ha tirato fuori dal cilindro il proverbiale coniglio, o meglio una serie di partite in crescendo di cui le ultime 8, compresa quella da 20 punti contro i Jazz, a quasi 18 punti di media – solo 5 quella dei rimbalzi, che non sono ma stati il suo punto forte… –.

Cifre che, secondo i rumors, sembrano poter convincere il presidente dei Knicks Phil Jackson a trattenere Bargnani nella Grande Mela ancora per un anno, con un stipendio presumibilmente ben inferiore agli 11,5 milioni di dollari percepiti dall’ala azzurra nel suo ultimo anno di contratto.

Marco Belinelli e i playoff con gli Spurs

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Non sarà solo la regular season a decretare il futuro Nba di Marco Belinelli; Il tiratore degli Spurs infatti sarà l’unico dei nostri connazionali a potersi giocare le sue possibilità di rinnovo nei prossimi playoff, ai quale però i texani, campioni Nba in carica, si presenteranno presumibilmente con una posizione tra la quarta e l'ottava negli standings della Western Conference.

Al di là della situazione dei texani, abituati a cambiare marcia dopo la pausa dell’All Star Game, la stagione di Marco è andata lentamente in calando –media punti e percentuali lo confermano – ma la sua vera sfida sarà quella di farsi trovare pronto per la post-season, come è stato per la trionfale stagione passata. Staremo a vedere se così Belinelli, che nei due anni a San Antonio è stato bravo a ritagliarsi un ruolo da specialista nella lega, riuscirà a ottenere il prolungamento di contratto, magari anche con uno stipendio superiore agli attuali 2,8 milioni a stagione.

Luigi Datome a Boston per rimanere in Nba

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Dopo mesi di sofferenza nel buio della panchina dei Pistons finalmente “Jesus” Datome ha visto la luce a Boston, dove nelle ultime cinque partite ha trovato minuti – 53 in totale, compresi i 9 della scorsa notte contro Memphis – e punti, con la ciliegina del career high di 13 messo a segno contro Miami, in un interessante scontro diretto con Wade.

Gigi, lo sappiamo, vale molto di più di quello che non si è visto a Detroit e anche di quello intravisto in maglia Celtics, ma per come si erano messe le cose le ultime uscite del giocatore sardo lasciano ben sperare, e l'auspicio è che per il capitano azzurro – il cui contratto scade a fine stagione – arrivi "La" vera occasione in una squadra capace di non relegarlo al ruolo di semplice tiratore (o peggio, comprimario, o peggio ancora panchinaro..). In caso contrario, la Virtus Roma e il suo possibile nuovo proprietario (si dice che il numero della Roma Calcio Pallotta sia interessato) sono pronti a riaccoglierlo a braccia aperte.

Danilo Gallinari e il futuro a Denver

E’ servito il cambio di allenatore a Denver per capire che nonostante la lenta riabilitazione post infortunio Gallinari è ancora un giocatore che deve stare in campo, ancor più in una squadra in ricostruzione come i Nuggets, dove la pulizia tecnica e di gioco dell’ex New York sono ossigeno puro nel marasma di giocatori solo di passaggio in Colorado.

Dopo l’esonero di Bryan Shaw, che aveva relegato Danilo a uno scomodo quanto inadatto ruolo di sesto uomo, la stagione del Gallo è letteralmente decollata, così come il numero dei minuti passati sul parquet – da 20, scarsi, a una media di oltre 30 – e le sue prestazioni. L’ultima, contro gli Atlanta Hawks, da vero e proprio leader, con 22 punti (4 su 5 da tre punti), 5 rimbalzi e 5 assist che hanno trascinato i Nuggets a una sorprendente vittoria (115-102) contro la squadra dominatrice dell’est.

Alla luce dell’ultimo mese il futuro di Gallinari pare essere roseo e ancora legato a Denver, con cui l’azzurro ha ancora un anno di contratto garantito a 11,5 milioni di dollari e che starebbe pensando a un rinnovo a cifre anche superiori per mettere il Gallo al centro del nuovo progetto.

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Teobaldo Semoli