Milano: il padiglione Expo di Coca-Cola "riciclato" in un campo da basket coperto
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Milano: il padiglione Expo di Coca-Cola "riciclato" in un campo da basket coperto

Progettata proprio per essere riutilizzata, la struttura ospita un playground nel Parco Robinson, a fianco di un altro rimesso a nuovo

Il Padiglione Coca-Cola dell'Expo è stato "riciclato" per ospitare a Milano un playground coperto nel Parco Robinson (Zona 6), mentre un già esistente campo da basket all'aperto è stato rimesso a nuovo sempre a spese del noto marchio di bollicine. 

All'inaugurazione dell'area erano presenti tra gli altri Carlotta Ferlito, Stefano Tempesti e Luca Dotto, atleti dell’Italia Team Coca-Cola.

Il padiglione Coca-Cola di Expo diventa campo da basket

"Siamo felici e soddisfatti di aver mantenuto la nostra promessa. Oggi abbiamo avuto concreta dimostrazione del fatto che la collaborazione tra istituzioni e aziende private, con i propri comportamenti virtuosi, crea valore per i cittadini dei territori nei quali operano", ha dichiarato durante la cerimonia d'inaugurazione Evguenia Stoitchkova, direttore generale di Coca-Cola Italia. "La collaborazione con il Comune di Milano è iniziata con la precedente amministrazione per l’individuazione dell’area ed è continuata con l’attuale per il completamento della donazione del Padiglione, che era stato progettato proprio per poter essere riutilizzato in un secondo tempo per un progetto a beneficio della comunità locale".

Soddisfazione è stata ovviamente espressa anche dal sindaco di Milano, nonché ex-commissario dell'Expo, Giuseppe Sala: "La scelta di Coca-Cola di dare una nuova vita al padiglione che ha accolto migliaia di visitatori durante l'Expo ci rende doppiamente felici: da una parte consente al messaggio di sostenibilità e vivere sano promosso dall'Esposizione Universale di diventare eredità tangibile per la città; dall'altra indica in maniera chiara ciò che la nostra amministrazione intende compiere per rendere le periferie più servite e accoglienti. Lo sviluppo delle zone periferiche della città, infatti, passa anche attraverso la collaborazione proficua tra pubblico e privato". 

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