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EuroBasket, Italia-Spagna 105-98: una vittoria formato Nba

Gallinari, Belinelli e Bargnani trascinano gli azzurri. Ora il match con la Germania può aprire nuovi scenari

Con il loro capitano a sostenerli dalla panchina, razzolano benissimo i "suinotti", come li ha definiti lo stesso Datome comunicando via facebook il suo addio all'Europeo giocato. Ed ecco così arrivare una vittoria sulla Spagna sorprendente non per il risultato in sé (105-98), ma perché ottenuta davvero di squadra, facendo girare la palla come ancora non si era visto in questo Eurobasket 2015 e rimanendo concentrati per tutti i 40 minuti anche a dispetto di qualche fastidioso fischio arbitrale. 

Bargnani (ora) c'è
Se la firma è di tutti (inclusi un Gentile da 13 punti e un Aradori da 11), più di tutti brillano però gli azzurri targati Nba: 29 punti (e 8 rimbalzi) per Danilo Gallinari, 27 per Marco Belinelli (con 7/9 da oltre l'arco) e anche e soprattutto 18 di Andrea Bargnani, riuscito finalmente a entrare nel torneo. "Del resto il piano-partita era quello", ci racconta lo stesso Danilo Gallinari a fine incontro: "cercare di coinvolgere il più possibile proprio Andrea, che tra l'altro è stato bravo a farsi trovare non solo sulla prima azione di attacco. Ha insistito lui e abbiamo insistito noi, riuscendo così a mettere in difficoltà Gasol com'era nei programmi. In ogni caso, questo è stato davvero un successo di tutti: tanto per rimanere sotto canestro, va detto ad esempio che il lavoro di Cusin è stato preziosissimo, anche se si vede meno a referto".


Italia-Spagna: 105-98, gli highlights

Belinelli e quel ricordo di Gallinari
A spezzare il match dopo l'equilibrio della prima parte (45-42 per gli spagnoli all'intervallo) sono state poi le triple di Marco Belinelli, autore di una vera e propria raffica vincente tra terzo quarto e inizio dell'ultima frazione. Una prova balistica che ha esaltato i tanti tifosi italiani giunti a Berlino e che non ha sorpreso il Gallo: "Una volta a Milano è arrivato a 36 in questo modo, me lo ricordo bene perché lo marcavo io...". La battuta è indice di un morale ovviamente e giustamente alto alla vigilia del determinante match con la Germania (mercoledì 9, ore 17.45, diretta Sky Sport): l'impresa contro la Spagna ha reso molto più azzurro il futuro di questa Nazionale, è arrivato il momento di dare l'ultima mano di tinta per poi dipingerci sopra Lille. 

Le altre partite del girone

Serbia-Islanda 93-64. Alla terza partita cedono le gambe (e di conseguenza le percentuali al tiro) degli islandesi, anche perché la Serbia non è mai disposta a fare sconti, chiudendo ogni frazione in saldo positivo fino al +29 dell'ultima sirena. Tutti a referto gli uomini di Sasha Djordjevic, con Nedovic (15) nei panni del top-scorer e Bjelica (7 in 18 minuti di impiego) a far riposare i muscoli in vista dei prossimi, più impegnativi match. Dall'altra parte 18 punti di Gunnarsson e pomeriggio decisamente "no" per Stefansson: 3 punti con un misero 1/5 dal campo.

Turchia-Germania 80-75. Spinti da un tifo "rimpolpato" da disciplinati ma chiassosissimi ultras arrivati apposta da Istanbul, i turchi partono a razzo e infliggono nel primo quarto un severissimo 31-11 a una Germania prima imballata in attacco e quindi smarrita in difesa, con Erden (16 punti) a pasteggiare in area e tutti gli altri - a partire da Ilyasova (15), Muhammed (13) e Guler (11) - a divertirsi da oltre l'arco. Dopo di che è un'altra storia, che però non cambia il finale: trascinati da Schroder (24 punti, 6 assist), Nowitzki (15, ma con un poco esaltante 3/10) e Benzing (13), i padroni di casa arrivano fino al 66-73 del 38° prima che Osman (top-scorer con 17 punti) rompa il digiuno dell'attacco di coach Ataman e ristabilisca la distanza di sicurezza per la seconda vittoria nel torneo della squadra della mezza luna. 

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Paolo Corio