Danilo 'sfida' Vittorio: la festa del papà a casa Gallinari
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Danilo 'sfida' Vittorio: la festa del papà a casa Gallinari

"Tu eri bravo, ma io sono un po' meglio". In un video papà e figlio raccontano i retroscena del loro rapporto

Quanto è difficile essere figli d'arte? Molto poco se ti chiami Danilo Gallinari e pensi di essere più forte (vero) di papà Vittorio che eppure nella sua carriera ha vinto 4 scudetti e una coppa dei campioni con l'Olimpia Milano. "Lui era bravo, ma io lo sono di più" scherza Danilo in un video girato durante la turnè estiva dello scorso settembre e pubblicato dall'Nba in occasione della festa del papà

"Gli mettevamo dei canestri in giro per casa, e ogni anno li alzavamo sempre di più - racconta Vittorio - a 14-15 anni, quando gli scout americani hanno cominciato a venire in Italia, allora ho capito che forse poteva andare in Nba".

"A 15 anni ho cominciato a batterlo in uno contro uno" dice Danilo. "Ho capito che sarebbe stato meglio smettere di giocare contro di lui quando aveva 16-17 anni" tiene a precisare suo padre, grande difensore - forse troppo falloso per gli standard attuali, anche secondo l'opinione di suo figlio - ma di certo non a livello dell'attuale numero 8 dei Denver Nuggets che sorprese tutti quando, nel 2008, venne scelto da New York con la sesta chiamata assoluta. 

Eppure, racconta Danilo, è ancora il padre a strappare più applausi dal pubblico quando si presenta al Forum di Milano. Di fatto i due condividono quella fame e cattiveria agonistica che ha contraddistinto, in modo diverso e in epoche diverse, le loro rispettive carriere. In casa Gallinari la festa del papà non poteva che trasformarsi in una sfida.

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Teobaldo Semoli