Lamar Odom
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Poeta: "Ecco com'è giocare con Odom"

Il play azzurro, ora compagno di squadra del due volte campione Nba, ci racconta i primi allenamenti insieme nello spagnolo Laboral Kutxa Vitoria

"Odom mi è sembrato da subito un bravo ragazzo, umile, che si è approcciato con noi in maniera super. Devo ammettere che vederlo entrare in palestra mi ha fatto un certo effetto".

Quando a gennaio Peppe Poeta ha firmato con gli spagnoli del Laboral Kutxa Vitoria si aspettava di trovare coach Scariolo, che lo ha fortemente voluto, e di ritrovare l'Eurolega ma di certo non poteva immaginare che avrebbe giocato un pick & roll con Lamar Odom, uno che fino a pochi anni fa dominava e vinceva (due titoli) in Nba.

L'ex ala dei Lakers ha vissuto anni a dir poco difficili dopo i successi con Los Angeles: prima la trade che lo ha portato a Dallas (decisamente meno glamour di LA), poi la depressione e il divorzio con Khloe Kardashian, nota starlette americana con la quale Odom ha girato un reality basato sulla loro vita di coppia. Dopo il taglio da parte dei Mavs, a cui è seguito un arresto per "guida in stato di alterazione psico-fisica", la carriera di Lamar sembrava finita ma poi è arrivata la chiamata da Vitoria che ha riportato lo statunitense sul parquet, per la prima volta in Europa. Tra i suoi nuovi compagni di squadra c'è anche il play azzurro Poeta, che ci racconta com'è andata..

Allora Peppe, ci dici com'è stato il primo allenamento di Lamar Odom a Vitoria?

"Sta abbastanza bene, è ausciutto. Certo, non è in "formissima" ma sta bene e basta vederlo palleggiare per capire che è un giocatore di un altro livello".

Come vi hanno annunciato il suo arrivo?

"Come se niente fosse (ride ndr). "Arriva un giocatore nuovo - ci ha detto la società - Dobbiamo metterlo nelle condizioni migliori per farlo rendere".

Cosa ti ha impressionato del suo modo di giocare?

"La facilità con cui fa le cose, sembra nato per fare questo sport. E' un collante e un giocatore vincente. In Europa può giocare davvero in 5 ruoli diversi".

Che tipo è?

"E' un bonaccione, un tipo simpatico che ascolta tanta musica. Mi ha fatto un'ottima impressione". 

Nessun problema psicologico quindi?

"Non direi proprio. A oggi sembra un bambino che non vede l'ora di tornare a giocare a pallacanestro. Abbiamo già scambiato parecchie battute"...

E' vero, come si vedeva nel reality della Kardashian, che Odom si porta dietro un nutrito gruppo di amici?

"Non so ma a Vitoria è venuto da solo. Sta sempre con noi e usciamo sempre insieme.In Europa d'altronde si fa così e dopo la partita si va a cena insieme. Mi pare che Odom si sia adattato benissimo".

Ha già giocato un pick & roll Poeta-Odom?

"Per ora no perché sono infortunato ma tra una decina di giorni mi toglierò anche questo sfizio".

Cosa ti è successo?

"Mi sono stirato l'adduttore e ne avrò per una decina di giorni, nulla di grave".

Come ti trovi a Vitoria?

"E' un mese e mezzo che sono qui. Mi trovo bene nella città e a stare in una delle squadre più forti d'Europa. Soprattutto perché il seguito è "un po' diverso" rispetto al campionato italiano. La Copa del Re, solo per fare un esempio, è una cosa incredibile.

Che vuoi dire?

"In Spagna sono molto bravi a vendere il prodotto: le televisioni sono dappertutto, le partite vengono trasmesse durante tutto il weekend e in HD. Quindi gli sponsor sono attratti, i palazzetti sono pieni"...

..e il campionato è di un altro livello.

"A dire il vero tolte le prime cinque-sei squadre per il resto il nostro campionato non sfigura. Siviglia non è più forte di Reggio Emilia. Il problema è la passione che c'è intorno al basket".

Cosa ti manca dell'Italia?

"In realtà lo stile di vita è molto simile. Parliamo chiaro: in Italia si sta bene e quello che frena i top player a venire sono esclusivamente i soldi e campionato di livello basso. Basterebbe poco per tornare a essere una lega di prima fascia".

Pensi ancora alla Nazionale e alla mancata qualificazione al Mondiale?

"La Nazionale è un mio pallino, ci tengo tantissimo. Come gruppo stiamo bene e in questi anni siamo cresciuti esponenzialmente. La delusione dell'Europeo è stata tanta ma dobbiamo ripartire da lì per trovare continuità di risultati".

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Teobaldo Semoli