Il basket italiano? Da ringiovanire
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Il basket italiano? Da ringiovanire

Tra i problemi del movimento anche il poco seguito dei più giovani. Che la LNP vuole ora coinvolgere con "Rhythm'n'Basket": 3 giorni di finali e musica hip-hop a Rimini

Il basket, si sa, è sport anche e soprattutto di numeri. E le prime due partite dei quarti delle recenti Final Eight di basket hanno fatto registrare un dato importante: la più bassa età media degli spettatori presenti. Merito delle tante scolaresche che, dopo aver partecipato al progetto "Un giorno con il Campione", sono state ospitate sugli spalti del Forum di Assago: non sappiamo quanti ci torneranno, o andranno a fare il tifo in qualche altro palazzetto, ma il seme è stato gettato. Con qualcuno di loro che magari l'anno prossimo chiederà pure ai genitori di iniziare a giocare a pallacanestro.

Non sapremo mai quanti saranno, ma - tanti o pochi - sarà comunque una benedizione. Tra i mali che affliggono il basket italiano, infatti, c'è anche lo scarso interesse dei più giovani; e non solo perché il calcio cannibalizza tutto il resto: tanti ragazzi vi sanno infatti dire tutto o quasi dell'Nba, ma conoscono poco o nulla della nostra serie A. Durante le recenti Final Eight, parlando con i giornalisti lo stesso presidente della Fip Gianni Petrucci (al quale non si può certo rimproverare il fatto di non parlar chiaro) ha detto di aver chiesto ai club della Legabasket di ricominciare a conquistare spazio sui media. "Che almeno diano i risultati dell'ultimo turno di Campionato", ha detto Petrucci, il che dà la misura del punto da cui occorre ripartire. Magari cercando anche idee e collaborazioni tra chi non è ormai già ampiamente negli "anta": perché, diciamocelo, anche l'età media dei dirigenti del nostro basket non è delle più verdi, con molti addetti ai lavori che continuano a guardare ai bei tempi che furono... e che mai più saranno.

La partita, per fortuna, non è ancora persa: basta non perdere altro tempo e non aver paura di giocarla. Come hanno deciso di fare un gradino più in basso quelli della Lega Nazionale Pallacanestro, che raccoglie 178 società dalla seconda divisione (Adecco Gold) in giù e che organizzerà le sue finali di Coppa Italia dal 7 al 9 marzo alla Fiera di Rimini. Più che un evento sportivo, un happening all'insegna di canestri e musica denominato appunto "Rhythm'n'Basket", con un'offerta rivolta soprattutto al pubblico più giovane.

Ecco gli eventi in programma sul parquet dei due padiglioni della Fiera di Rimini dedicati al basket e denominati "Parigi 1999" e "Atene 2004" in onore dei più recenti successi azzurri: l'Adecco Cup Final Six, con le squadre di Adecco Gold e Adecco Silver a contendersi la Coppa Italia di categoria; l'Adecco Cup Final Four (squadre di DNB, la Divisione Nazionale B); l'Adecco Cup Final Eight (squadre di DNC, la Divisione Nazionale C); l'All Star Game femminile, con le ragazze della Nazionale opposte alla selezione delle migliori straniere del Campionato di serie A.

Poi, come detto, tanta musica durante le partite e ancor di più dopo la sirena, con la partecipazione di tanti artisti hip-hop seguitissimi dalle nuove generazioni: da Guè Pequeno a Salmo, dai Two Fingerz a Fred De Palma e Nitro, oltre al dj Max Brigante. L'operazione è stata resa possibile dalla collaborazione della LNP con il canale tematico Hip Hop Tv, di cui è direttore Gianluca Galliani (figlio dell'amministratore del Milan, Adriano), da sempre appassionato di basket. In sede di presentazione Claudio Coldebella, ex campione della nostra pallacanestro e oggi direttore generale della LNP, ha sottolineato tutto l'entusiasmo dei partner coinvolti nell'iniziativa, senza però nascondere le difficoltà della sfida. Che il nostro basket "minore" ha comunque già avuto il merito di ideare.

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Paolo Corio