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Francesco Iasenza / The Basketball Post
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Basket: Reggio Emilia risponde a Milano e riapre la serie scudetto

La Grissin Bon regola in casa l'EA7 per 81-72 grazie a un ritrovato Lavrinovic e alle prodezze di Della Valle

“Not in my House”, esorta la T-shirt indossata da tanti tifosi di Reggio Emilia. E la Grissin Bon risponde con un’intensità, tanto difensiva quanto offensiva, che supplisce alle ancora troppe ingenuità regalando agli emiliani il punto dell’1-2 in una serie di fatto riaperta e in attesa del test che potrebbe dare il via libera a Pietro Aradori per gara-4.

Le triple di Della Valle, il carattere di Parrillo
Confidando di poter ritrovare presto una delle sue punte di diamante, nell’81-72 della terza sfida coach Menetti riscopre intanto un Lavrinovic determinante (top-scorer con 20 punti e con percentuali quasi infallibili da ogni parte del campo, a partire dal 7/9 da due) e un Needham che entra finalmente in questa finale con una prova da 10 punti e 6 assist. A suggellare il tutto, oltre a un Kaukenas che non perde certo in leadership pur riducendo il suo bottino rispetto alle uscite al Forum (10 punti, più 3 assist), un Della Valle che nei 17 punti a referto ci mette due triple alla soglia dell’immaginifico, che nel terzo quarto ricacciano indietro Milano nel suo miglior momento.

Nascosta nel referto, che racconta di zero punti, un rimbalzo e un assist in 8’ sul parquet, ecco poi la favola-simbolo di Salvatore Parrillo, che nel salto dalla B2 alla finale-scudetto si porta dietro tutta quella voglia di lottare su ogni pallone che caratterizza la Pallacanestro Reggiana nella serata al PalaBigi.

Gentile duella... con coach Repesa
Tra i milanesi, sempre sotto in ogni frazione (22-18, 43-33, 58-51 i parziali precedenti all’ultima serena), si distinguono in positivo il solo Kalnietis (15 punti, 6 rimbalzi, 2 assist) e Simon (14, più 2 assist), mentre Cinciarini (9 punti, 4 assist) si mette in evidenza solo nella prima parte. Serata invece assolutamente da dimenticare per Macvan (6 punti, 4 rimbalzi), ma ancor di più per Sanders (3 punti, con 1/6 al tiro) e per capitan Gentile (2, con 1/5 da sotto e 0/3 da oltre l’arco), che brilla esclusivamente nei duelli verbali con coach Repesa.

Segno di un nervosismo che l’EA7 deve saper subito cancellare se non vuole tornare al Forum con la serie in perfetto equilibrio e quindi con tutto il peso di gara-5 sulle sue spalle: perché “Not in my House” è sì un’esortazione, ma in certe condizioni può pure trasformarsi in una controproducente fonte di tensione.

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Paolo Corio